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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gatti positivi all'Aids felina, l'Enpa: "Nessun terrore, non infettano l'uomo"

La sensibilizzazione dell'associazione animalista di Sansepolcro: "È possibile la trasmissione agli altri felini e i gatti che escono di casa sono a rischio maggiore. Ma se non ci sono lotte il rischio di contagio è bassissimo"

La sezione di Sansepolcro dell'Enpa, ente protezione animali, interviene sul tema della Fiv (Immunodeficienza felina), la cosiddetta Aids felina, per sensibilizzare la popolazione e diffondere il messaggio che non va temuta, perché non si trasmette all'uomo.

"Bastano tre lettere, Fiv, ed ecco che scatta il terrore: ma perché? Innanzitutto chiariamo ancora che la Fiv (Aids felina) non è trasmissibile all'uomo né ad altri animali. È possibile la trasmissione agli altri felini e chiaramente i gatti che escono sono a rischio maggiore, ma non basta una strusciatina o un graffietto, si trasmette prevalentemente attraverso i morsi durante lotte e combattimenti, piu frequenti nel periodo del calore. È possibile anche il contagio attraverso i rapporti sessuali. Se i gatti vivono in armonia fra loro il rischio di contagio è bassissimo", spiega Enpa in un recente post.

"Detto ciò - aggiunge l'associazione animalista - comunque scoprire che un micio sia positivo alla Fiv non deve essere una catastrofe, poiché osservando qualche semplice accorgimento l'aspettativa di vita è pressoché la stessa di un micio negativo. Potete trovare molti articoli su internet per avere tutte le informazioni". L'intervento si conclude con gli esempi di alcuni gatti positivi trovati nella zona di Sansepolcro, felicemente adottati e in buona salute: "Basta con il terrore, informiamoci bene per fare scelte consapevoli, questo sì".

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