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Ex ferrovia centrale umbra. 350 milioni per il tratto Sansepolcro-Terni-Castello. Ceccarelli: “Problema complesso”

Botta e risposta tra l'esponente della Lega in consiglio regionale, Marco Casucci, e l'assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli

L'obiettivo, secondo quanto sostenuto dalla Lega, è quello di fornire una soluzione efficace alle problematiche di trasporto via ferro che riguardano, da sempre l'Umbria e la Valtiberina. Ed è proprio sul tema del futuro della ex fcu (ferrovia centrale umbra) che prende la parola il consigliere regionale Marco Casucci, esponente del partito del Carroccio.

"L’assessore umbro ai trasporti Enrico Melasecche, rispondendo alla mozione, sullo stato dell’arte dell’ex ferrovia centrale umbra, presentata dai consiglieri regionali Francesca Peppucci, Valeria Alessandrini, Valerio Mancini ed altri, ha spiegato che per riaprire l’intera tratta Sansepolcro-Terni occorrono 305 milioni di euro e che per il tratto tra Città di Castello e Sansepolcro, da rifare completamente, servono 46 milioni. Intanto il deputato Riccardo Marchetti (Lega) ha organizzato un tavolo di confronto a Città di Castello con cittadinanza e istituzioni locali in merito al futuro della ex Fcu. Atti e incontri che dimostrano come la nuova amministrazione regionale, targata Lega, si stia muovendo con determinazione per risolvere un annoso problema. La Regione Umbria sta sollecitando il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per fare in modo che la tratta Sansepolcro-Terni diventi di interesse nazionale, così da facilitare i finanziamenti. Chiediamo perciò che anche la Regione Toscana e l’assessore Ceccarelli si muovano, con uguale determinazione, per contribuire a questo obiettivo”.

Pronta la replica da parte dell'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli che sottolinea come: "la linea ex Fcu è un’infrastruttura importante per la mobilità della Valtiberina e il ripristino del servizio ferroviario è utile per la vita quotidiana di centinaia di cittadini pendolari per lavoro o per studio”.

“Fino a poche settimane fa – sottolinea Ceccarelli – Casucci sosteneva che la questione era di semplice soluzione e che erano le due regioni incapaci di far ripartire il servizio. Oggi che la Lega è al governo della Regione Umbria e all’opposizione del Governo nazionale, Casucci scopre la complessità del problema, parla di 46 milioni da trovare e di tempi non rapidi, e scarica la responsabilità sul Ministero e sulla Toscana. Come sempre Casucci fa solo propaganda e strumentalizza i problemi senza nessuna risposta concreta”.

“Il tratto di ferrovia su territorio toscano – continua l’assessore Ceccarelli - è di appena 6 km: la competenza nella gestione dell’infrastruttura è ovviamente di Rfi e l’interesse preminente è della Regione Umbria, a cui abbiamo sempre dato la massima collaborazione per sollecitare tutti i Governi che si sono succeduti ad affrontare la questione nell’interesse dei cittadini, anche quando il Governo in questione era quello in cui i riferimenti politici del consigliere Casucci avevano ruoli di primo piano”.

“Aggiungo che la ex Fcu ha subito le stesse restrizioni adottate dall’agenzia sulla sicurezza ferroviaria nei confronti della ferrovia Pratovecchio Stia-Arezzo-Sinalunga di proprietà della Regione Toscana. Noi il problema l’abbiamo già affrontato e parzialmente risolto e con gli investimenti programmati ed i lavori già iniziati per l’Ertms l’infrastruttura ferroviaria sarà messa in sicurezza per il futuro. Purtroppo in Valtiberina per il momento il servizio ferroviario è stato sostituito dal servizio bus che non ha le stesse caratteristiche. Ci auguriamo di poter presto vedere i treni in servizio anche nel tratto Sansepolcro-Città di Castello”.

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