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Carabinieri arrestano tre malviventi della banda delle rapine con il machete

In tre finiscono ai domiciliari, denunciato un quarto uomo: l'operazione fra Umbria e Toscana

Avevano messo a segno due rapine, fra cui quella all'interno di un autogrill di Pieve Santo Stefano lungo la E45, con il machete: alla fine sono stati individuati e arrestati dai carabinieri. In tre finiscono ai domiciliari e un quarto denunciato. Si tratta di un 24enne cittadino argentino residente a Città di Castello, un 25enne tifernate, e un 22enne cittadino marocchino residente a San Giustino. Il quarto della banda, un 28enne cittadino Ghanese residente a Città di Castello, è stato denunciato.

A bloccare gli autori sono stati i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Città di Castello, in collaborazione con quelli di Sansepolcro, che hanno dato esecuzione a una ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Perugia con la quale è stata disposta la misura degli arresti domiciliari nei confronti di tre soggetti per il reato di rapina in concorso avvenute lo scorso dicembre presso le aree di servizio di Città di Castello e Pieve Santo Stefano.

Dalle indagini svolte dai carabinieri sarebbe stato documentato anche il modus operandi in entrambi gli episodi: gli indagati, con il volto travisato ed armati di machete e di roncola ed ognuno con dei compiti ben definiti, si presentavano presso i distributori di carburante o autogrill facendosi consegnare dalle vittime gli incassi giornalieri.

La prima rapina, avvenuta poco prima di Natale, aveva preso di mira un distributore a San Secondo di Città di Castello; i malviventi, dopo aver puntato alla testa del titolare del distributore di carburante un machete, lo avevano costretto a farsi consegnare l'incasso, circa due mila euro. Subito dopo si erano allontanati a bordo di una autovettura di grossa cilindrata, che si trovava in sosta poco lontano e con il motore acceso, dove li attendeva un quarto uomo.

Nella seconda rapina, realizzata qualche giorno dopo Natale, i tre, sempre armati di machete facevano irruzione all'interno di un autogrill di Pieve Santo Stefano lungo la E45 e mentre uno minacciava un cliente l'altro intimava al cassiere di farsi consegnare le chiavi della cassa e della cassaforte. La rapina non veniva messa a segno in quanto il terzo uomo rimasto fuori a fare "il palo" avvisava i complici dell'imminente arrivo si alcune auto. I tre si erano allontanati a bordo della stessa autovettura utilizzata per la rapina di Città di Castello guidata da un quarto uomo facendo perdere le loro tracce.

Fino ad arrivare al risvolto di queste ore, quando i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati.

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