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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caso Pecorelli, nuovo colpo di scena: "Arresto non convalidato". L'imprenditore torna libero

Secondo il giudice non c'era "urgenza del fermo" né "pericolo di fuga"

"Assenza del pericolo di fuga e dell'urgenza dell'arresto": per questi motivi il giudice non ha convalidato l'arresto provvisorio di Davide Pecorelli, che è uscito da carcere di Capanne per tornare a San Giustino.

La notizia è arrivata intorno alle 14, al temine dell'udienza di convalida, che era stata programmata per oggi, lunedì 12 dicembre.

Il giudice della Corte d'Appello, Andrea Battistacci, al termine dell'udienza – che ha visto Pecorelli difeso dal legale di fiducia, avvocato Andrea Castori, mentre la procura era rappresentata dal Procuratore Generale di Perugia Sergio Sottani - non ha convalidato l'arresto "per la mancanza dell'urgenza del fermo", visto che i documenti risalgono all'inizio di ottobre; e per la mancanza di pericolo di fuga. Pecorelli da quanto è tornato in Italia è sempre rimasto nella sua abitazione di Lama, dove è stato trovato anche dagli agenti della squadra mobile della Questura di Perugia.

Tutti gli atti e il mandato d'arresto, adesso saranno visionati dal Ministero della Giustizia, che ha l'ultima parola sull'eventuale estradizione dell'imprenditore, verso l'Albania.

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Proprio in questo Stato l'altotberino è accusato di ben cinque capi di imputazione dalla procura di Puke: frode; profanazione di tombe; azioni che impediscono la scoperta della verità; distruzione di beni mediante incendio, tutti reati che avrebbe compiuto con l'aiuto di altre persone. Infine l'imprenditore è stato accusato pure di attraversamento illegale del confine di Stato. Da qui la richiesta di arresto internazionale e il fermo di sabato pomeriggio.

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''Da quando è tornato in Italia – ha detto l'avvocato Castori – Pecorelli è sempre rimasto in Altotevere, per cui non c'è pericolo di fuga. Siamo soddisfatti di questa decisione e attendiamo con calma quello che deciderà il Ministero, che ha un mese di tempo per esprimersi''. Pecorelli già da stasera potrà tornare nella propria abitazione, e riprendere gli studi, iniziati dopo il ritorno in Italia.

La nota della Procura

In data odierna la Corte d’Appello, su conforme richiesta della Procura Generale, non ha convalidato l’arresto eseguito il 10 dicembre scorso dal personale della Questura di Perugia nei confronti di un cittadino italiano di 47 anni, accusato dall’autorità giudiziaria albanese di truffa, false dichiarazioni, profanazione di tombe, intralcio alla giustizia, danneggiamento, incendio ed attraversamento illegale delle frontiere.

Inoltre, sempre su conforme richiesta della Procura Generale, è stata disposta la rimessione in libertà del cittadino italiano.

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