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Ente acque umbre toscane, sì a bilancio d’esercizio 2021

La proposta di delibera è stata approvata a maggioranza in commissione Sviluppo economico

Sì a maggioranza al bilancio d’esercizio 2021 di Ente acque umbre e toscane. La proposta di delibera ha ricevuto, in commissione Sviluppo economico, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd), il voto favorevole del Partito democratico e il no del Movimento 5 Stelle.

L’Ente si occupa della parte di progettazione ed esecuzione delle opere di accumulo, distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo per conto sia del Ministero delle politiche agricole che in base ad un accordo tra Regione Toscana e Umbria, oltreché la progettazione e l’attrazione degli interventi in materia di manutenzione delle opere pubbliche sempre irrigue, modifica idraulica e infrastrutturale.

II direttore Andrea Canali ha presentato il bilancio d’esercizio 2021 con un valore di produzione pari a 4milioni e 570mila euro, costi di produzione pari a 4milioni e 530mila e un avanzo di esercizio di 39mila 594 euro. I comparti dai quali arrivano i ricavi sono quelli relativi all’erogazione della risorsa idrica, alla produzione di energia idroelettrica e quelli delle spese generali come i servizi di ingegneria e ciò che serve alla realizzazione dell’opera.

Nel dettaglio, “la gestione dell’erogazione idrica- ha precisato il direttore –  vale circa 3milioni e mezzo, dei quali 117mila relativi alla diga del Fuin”; su “Montedoglio abbiamo circa 3milioni e 400 tra irriguo e idropotabile” e – ha aggiunto –  “l’idropotabile registra una tenuta dei volumi erogati anche se in Toscana c’è stata una flessione dal 2020, in concomitanza della pandemia, e siamo passati dai 10 milioni e mezzo del 2019, ai 10milioni del 2020 e ai 9milioni e 800mila del 2021” e “questo dal punto di vista economico vale circa un milione e 300 per la Toscana”. Canali ha fatto presente che l’”irriguo, condizionato da una situazione di particolare siccità, nel 2021, ha registrato numeri importanti nella Valtiberina toscana dove “passiamo dai 2milioni e 500 ai circa 4milioni”.

Da rilevare anche che “il comparto privato in Toscana – ha affermato Canali – ha raggiunto livelli importanti sia dal punto di vista dei volumi: 4milioni di metri cubi di acque erogate per un importo economico attorno ai 350mila euro”.  Il trend dei consumi irrigui è in aumento costante: “Si passa dai 4milioni e mezzo ai 6milioni della Valdichiana e dai 7 ai 12milioni della Valtiberina”.

Canali ha parlato poi dei numeri che riguardano la produzione idroelettrica: “Registriamo 200mila euro di produzione e circa 6mila euro di incentivi, una produzione limitata e correlata al fatto che il livello della diga è basso”.  Riguardo alle spese generali per i servizi di ingegneria “si passa dai 576mila euro del 2020 agli 861mila del 2021”.

Canali ha concluso ricordando che “siamo riusciti ad andare in gara con i lavori che valevano circa 52milioni e 800 con 4 gare e di queste siamo riusciti ad affidarne due una da 24milioni e 400 mila e una da 13 milioni”.

La proposta di delibera sarà all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale.

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