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"Risva in musica", 200 studenti degli Istituti comprensivi del Valdarno coinvolti

L'appuntamento è stato presentato in Palazzo del Podestà a Montevarchi

E’ stato presentato in Palazzo del Podestà l’evento finale del progetto “R.I.S.VA in musica sotto le stelle” alla presenza della sindaca Silvia Chiassai Martini, della dirigente scolastica Lucia Bacci dei “Licei Giovanni da San Giovanni”,  scuola capofila del progetto, della dirigente dell’ISIS B. Varchi Chiara Casucci, dei tre dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi di Montevarchi, Simona Chimentelli, Laura Debolini e Vincenzo Cardarella e della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Cavriglia, Paola Ponzuoli.

L’iniziativa si terrà il 17 giugno in Piazza Varchi, a Montevarchi, e coinvolgerà circa 200 studenti degli Istituti comprensivi del Valdarno, tra i quali è presente anche un coro in LIS, lingua dei segni.

“E’ un progetto che sono onorata di ospitare – ha sottolineato il sindaco Silvia Chiassai Martini . Ringrazio la dirigente scolastica Lucia Bacci dei “Licei Giovanni da San Giovanni”, scuola capofila del progetto che vede protagonisti 17 Istituti del nostro Valdarno. Ringrazio inoltre i dirigenti scolastici di Montevarchi del primo e secondo ciclo e la dirigente dell’istituto comprensivo di Cavriglia perché hanno scelto di svolgere questo evento  il 17 giugno a Montevarchi, nella nostra piazza Varchi. Un momento importante perché “R.I.S.VA in musica” dà il segnale concreto di una scuola all’avanguardia e moderna che, a fianco delle materie ordinarie del corso di studi, sta sviluppando da tempo in maniera fattiva anche il settore della musica. Un progetto significativo per promuovere la formazione e la pratica musicale, non solo a scuola ma anche attraverso lezioni extrascolastiche e per combattere la dispersione scolastica. E anche un progetto inclusivo - ha aggiunto - infatti oltre alla creazione del coro e dell’ensemble musicale è presente anche un coro legato al linguaggio dei segni. Quindi una scuola all’avanguardia che parla a tutti e parla tutti i linguaggi della cultura. Un esempio degli Istituti del Valdarno che sono un fiore all’occhiello del nostro territorio”.

“Partecipano al progetto “R.I.S.VA in musica” tutte le scuole del Valdarno aretino e fiorentino, in tutto una rete di 17 istituti – ha spiegato Lucia Bacci, dirigente scolastica dei Licei Giovanni da San Giovanni. Gli studenti durante l’anno si sono esercitati su dei brani musicali e per il coro . Poi ad aprile inizieranno presso i licei Giovanni da San Giovanni le prove di tutti gli studenti degli istituti che aderiscono al progetto. E’ nato così un ensemble orchestrale e un coro di circa 90 strumentisti e 60 coristi ai quali, da quest’anno, si aggiunge anche un coro in LIS, lingua dei segni, un progetto straordinario presentato dalla dirigente scolastica Paola Ponzuoli dell’Istituto Comprensivo di Cavriglia – ha aggiunto. La  seconda edizione di “R.I.S.VA in musica sotto le stelle” (la prima si è tenuta nel 2021)si terrà a Montevarchi il prossimo17 giugno alle ore 21 in piazza Varchi e in quest’occasione faremo vedere di che cosa sono capaci i nostri studenti. Ci offriranno il loro talento, il loro impegno, la loro determinazione. Ma soprattutto avremo modo di vedere che cosa ha unito e tiene unito questo progetto straordinario: l’amore per la musica”.

"Nel nostro Istituto, il Dante Alighieri di Cavriglia, è da anni che viene portato avanti questa nuova metodologia didattica che è l’insegnamento della lingua dei segni – ha sottolineato Paola Ponzuoli, dirigente scolastica Istituto Comprensivo di Cavriglia. Da quest’anno, con l’entusiasmo di tutti i colleghi della R.I.S.VA, la lingua dei segni verrà inserita anche nel coro dei bambini. I nostri studenti si andranno ad unire a quelli degli Istituti del territorio e canteranno utilizzando le mani invece della voce. “R.I.S.VA in musica” è un progetto che ha al centro la musica come valore importante e porta avanti anche i valori dell’inclusività. Infatti, con il linguaggio dei segni si coinvolge anche quei ragazzi con bisogni educativi speciali legati alla sensorialità, che proprio dalla musica rischierebbero di essere palesemente esclusi, nonostante sia un canale di comunicazione fortissimo soprattutto per i giovani. In questo modo la musica diventa uno strumento di inclusione a 360 gradi per tutti".

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