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"Il regolamento del centro storico di Montevarchi e l'inutile propaganda del Pd locale"

L'intervento pubblico della Lega Valdarno aretino in merito agli attacchi ricevuti dal sindaco di Montevarchi in merito al regolamento sul decoro del centro storico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

Di seguito il comunicato inviato dalla Lega.

Come gruppo Lega Valdarno aretino non ci sentiamo di rimanere silenti rispetto a quelle manifestazioni di dissenso mostrate dalle forze di centrosinistra in relazione al recente regolamento del Consiglio comunale di Montevarchi che per la prima volta nel disciplinare le regole d’uso dell’ omologo Centro storico pone il made in Italy ed i prodotti della enogastronomia italiana al primo posto rispetto ad altre produzioni. Così come ancora pone limiti all’ insediamento di altre attività come sexy shop, money transfer, sale gioco o compro oro che, senza nulla togliere al loro legittimo svolgimento, ragioni di decoro impongono tuttavia di allocare in aree maggiormente limitrofe rispetto al nucleo cittadino. Ossia quel luogo ove si svolge o meglio si dovrebbe svolgere la prevalente vita associativa di una comunità, e dove debbono essere quindi primariamente salvaguardate la fruibilità di detti spazi da parte di famiglie e dei minori secondo le stesse logiche (riportate in provvedimenti governativi del centrosinistra) che stabilivano appunto a titolo di esempio la necessaria lontananza di sale giochi o scommesse da luoghi di culto, istituzioni scolastiche e luoghi tradizionalmente frequentati dai minori. E stupisce quanto riportato sulla stampa locale (Valdarnopost del 5 gennaio) ove simili misure così come tutto ciò che non corrisponde a precise ideologie radical chic di sinistra dura e pura, vengano liquidate semplicisticamente come misure razziste e xenofobe, come viene giudicato razzista opporsi all’ immigrazione clandestina, all’ occupazione abusiva di case, i commerci di merci contraffatte, la difesa della famiglia tradizionale, la condanna di uso di droghe e la seppur timida difesa dell’ Italia, dei suoi valori, delle proprie arti e del made in Italy in generale. Come gruppo Lega del Valdarno Aretino non si può quindi che plaudere alle iniziative dell’ amministrazione comunale di Montevarchi che pone appunto al centro della sua politica la suddetta attenzione, ritenendo semmai a dir poco vergognoso stigmatizzare questo iniziative come razziste o xenofobe. Noi riteniamo piuttosto siano loro i veri razzisti al contrario nel momento ci vogliono sempre più stranieri in casa propria attraverso un multiculturalismo a senso unico. Ovviamente sempre dalla parte degli altri.

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