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"Dopo le scempio della potatura, dove sono i rami tagliati? Perché quelle cataste al cimitero?"

Fabio Camiciottoli di Avanti Montevarchi torna sulla polemica riguardo alla capitozzature di piazza Allende

"Capitozzature Piante Piazzale Stadio. E’ opportuno che l’assessore risponda nel merito". E' questo in sintesi il contenuto della nota diffusa dal capogruppo di opposizione di Avanti Montevarchi Fabio Camiciottoli. Che torna a parlare della potatura in piazza Allende.

"Oramai siamo abituati - dice - a non stupirci più di fronte alle affermazioni degli Amministratori montevarchini come, purtroppo, siamo abituati ad assistere alla scientifica volontà di  evitare risposte ed un minimo di assunzione di responsabilità ma non possiamo sottacere alle affermazioni dell’assessore Postfortunato in merito alla capitozzatura delle piante di piazza Allende.

Nel ricordare i benefici che producono le piante in ambito urbano vorremmo evidenziare all’assessore che a conferma dell’importanza del verde urbano esiste un autorevole studio condotto dai ricercatori di Harvard nel quale si sostiene che l’inquinamento da particolato dovuto a polveri sottili facilità di 20 volte la maggior diffusione di corona virus.

In ragione di ciò avremmo preferito che l’assessore, prima di affermare che vi era un esigenza superiore, avesse spiegato se e come, prima dell’avvio delle lavorazioni di capitozzatura, come hanno tenuto conto del fatto che tali essenze erano state poste in loco come verde ornamentale con finalità estetiche, di mitigazione del clima di un parcheggio e come fissatori di polveri sottili, oltre che come polmone verde.

Se a detta dell'assessore un taglio così radicale e fuori da qualsiasi buonsenso di tipo forestale ed ambientale è stato perseguito perché le piante creavano problemi per la videosorveglianza non si comprende proprio quale sia la ratio dell’intervento dato che le essenze dovrebbero ricrescere. Non vogliamo pensar male ma ci auguriamo che la volontà dell’amministrazione non fosse stata quella di creare le condizione per eliminarle.

Se a detta dell'assessore le piante creavano problemi per la videosorveglianza ci piacerebbe comprendere come sia stato redatto il progetto nel quale sono stati individuati i punti ove ubicare le telecamere perchè non vorremmo pensare non erano stati eseguiti i giusti approfondimenti e come sarebbe opportuno che l’assessore rendesse pubbliche le richieste dal comitato di sicurezza pubblica a cui fa riferimento.

Ma oltre allo scempio botanico, che oramai sembra essere appurato da tutti, vi è infine l’aspetto di come è stato gestito il materiale di risulta delle 70 piante tagliate che riteniamo meritevole di approfondimento. Anche se certe tipologie di aspetti rientrano nelle valutazioni degli organi competenti in materia ambientale ci sentiamo in obbligo, proprio per la funzione che svolgiamo, di porre la questione dato che abbiamo notato importanti accumuli di materiale arboreo e vegetativo accatastato all’interno del cimitero del capoluogo vicino a degli indecifrabili sacchi bianchi".

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