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Oncologia del Valdarno. Chiassai: "La conferenza dei sindaci ha dato ragione ai miei timori, il depotenziamento c'è"

“L’ennesima conferma sulla validità delle segnalazioni ricevute”

“Sono servite ben tre settimane per ricevere ufficialmente la risposta della conferenza dei sindaci sulle criticità denunciate al centro oncologico del nostro ospedale. Purtroppo ho avuto ragione, ottenendo l’ennesima conferma della validità delle segnalazioni su mancanza di personale e conseguentemente di un ingiustificabile depotenziamento del servizio che non deve mai accadere in un contesto così delicato di prestazioni e di cure". 


Le parole sono quelle del sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini che è nuovamente intervenuta sulla vicenda riguardante lo stato di salute del reparto di oncologia dell'ospedale La Gruccia di Montevarchi.

Nelle settimane passate il sindaco Chiassai aveva sottolineato come "l’oncologia in Valdarno accusasse un pericoloso depotenziamento del servizio con lo spostamento delle visite su Arezzo e con il prolungamento dei follow-up che ha ridotto allo stremo delle forze l’attività dei medici e degli infermieri. Giungono continue segnalazioni da parte di cittadini e di operatori sanitari del nostro ospedale per questa situazione difficile".

Ne era seguita la risposta del direttore generale della Asl Toscana Sud Est Enrico Desideri che aveva di fatto smentito le preoccupazioni del sindaco.

Oncologia a Montevarchi, Desideri: “Nessun depotenziamento”

Ma la vicenda, neanche a dirlo, non si era conclusa. A quella del direttore della Asl era seguita una successiva presa di posizione del sindaco Chiassai Martini. 

Di oggi invece l'ultimo intervento che riporta come la conferenza dei sindaci abbia di fatto riacceso i timori della prima cittadina valdarnese circa il depotenziamento del reparto di oncologia del Valdarno.

"Dai primi di ottobre un'unità medica di oncologia, risultata vincitrice di un concorso presso le Scotte di Siena, se ne è andata. La Asl, pur sapendo da mesi del fatto, non ha provveduto alla sostituzione giungendo alla sospensione di visite follow-up, ossia quelle programmate e di controllo, arrecando disagi ai pazienti e un carico eccessivo di lavoro sostenuto dal personale medico.

Ad oggi quelle visite risulterebbero nuovamente fissate, ma soltanto alcune già effettuate. Dal prossimo 5 novembre, un nuovo oncologo prenderà servizio per due giorni alla settimana diventando continuativo solo dal mese di dicembre. Una gestione che è inaccettabile pensando alle difficoltà che ancora subiscono i malati e agli sforzi fatti negli anni, in particolare dalle associazioni di volontariato, per trasformare l’Oncologia in un servizio eccellente per la sanità valdarnese. Mi preme, a questo punto, rispedire al mittente anche le accuse che mi sono state mosse, sia dal direttore generale della Asl che dalle opposizioni cittadine, di avere amplificato la questione per fini propagandistici. In verità, gli stessi dovrebbero recuperare una maggiore vicinanza con la gente utilizzando le loro energie per tutelare principalmente gli interessi della popolazione e l’efficacia dei servizi sul territorio. I sindaci hanno l’obbligo di ascoltare la voce dei cittadini, chiedendo alla Asl una risoluzione tempestiva delle criticità, senza accondiscendere a indirizzi partitici o aziendali.

La questione della carenza di personale nell’organico ospedaliero è uno dei nodi più critici da sciogliere per difendere il presidio della Gruccia da eventuali azioni di depotenziamento o di depauperamento che, torno a ripetere, solo il riconoscimento di una adeguata classificazione di primo livello può arrestare definitivamente. La risposta ottenuta dalla conferenza dei sndaci non mi soddisfa affatto. Per quanto mi riguarda, continuerò anche in quella sede nel mio impegno, sempre al fianco dei cittadini, per una sanità efficace ed efficiente nel territorio”.

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