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"In piazza con gli studenti per riaffermare il diritto alla libertà dell'Ucraina"

Il sindaco Silvia Chiassai Martini e tutta l'Amministrazione comunale hanno fortemente voluto l'organizzazione di una manifestazione pubblica che vedrà coinvolti i cittadini e soprattutto i ragazzi delle scuole

La comunità montevarchina si mobilita per affermare la pacifica cultura del dialogo e della diplomazia che deve prevalere contro ogni guerra e violenza, tanto ingiusta quanto offensiva.
Il sindaco Silvia Chiassai Martini e tutta l'Amministrazione comunale hanno fortemente voluto l'organizzazione di una manifestazione pubblica che vedrà coinvolti i cittadini e soprattutto i ragazzi delle scuole  per dire "No all'invasione dell'Ucraina" e per riaffermare "L'amicizia tra i popoli". L'iniziativa, in collaborazione con i tre Istituti comprensivi di Montevarchi e l’ISIS B. Varchi, si terrà venerdì 4 marzo, alle ore 18, con partenza da Via Roma (lato ponte Dogana), per giungere in Piazza Vittorio Veneto, via Poggio Bracciolini, fino a Piazza Varchi, dove il corteo si riunirà in preghiera ascoltando le letture dei bambini.

"Manifestiamo uniti per i diritti umani - afferma il Sindaco -  per esprimere vicinanza, sostegno e solidarietà al popolo ucraino, ma anche lanciando un appello al popolo russo che dimostra di non volere questa guerra. Non abbiamo il potere di fermare le armi, ma crediamo che la comunità debba mandare un messaggio chiaro di ripudio della violenza partecipando attivamente a tutela dei principi di libertà e democrazia. Le guerre si impossessano del nostro futuro, ed è per questo che abbiamo voluto coinvolgere le scuole, in un momento comune di preghiera, per sentire pensieri e opinioni dei più giovani, per condannare l'invasione dell'Ucraina e riaffermare l'amicizia tra i popoli che l'Europa difende dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Non abbiamo ancora sconfitto la pandemia che ha colpito duramente l'umanità e non vogliamo un'altra guerra che provoca morte e sofferenza nel cuore dell'Europa. Montevarchi è pronta a fare concretamente la sua parte anche nel dare un aiuto nell'accoglienza dei profughi ucraini, come è già avvenuto per la crisi afghana, quando in accordo con la Prefettura riuscimmo con soddisfazione a ricongiungere una famiglia. La nostra città, il territorio, la comunità si schiera in modo netto, al di là delle bandiere, per interrompere quanto prima questa drammatica spirale di guerra e tornare alla pace. Non si possono avere dubbi sulla parte che dobbiamo sostenere: crediamo nei valori di libertà, nei diritti dei popoli e delle persone perché sono loro che subiscono i fallimenti della politica o peggio i gravi errori di chi a vario titolo esprime volontà’ di potenza anacronistiche e antistoriche. Sono le persone più che i governi a rimetterci sempre e come diceva Paul Valery “La guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono ma non si massacrano.” E Montevarchi questo non lo può accettare. Faccio in ultimo un appello- dice il Sindaco- auspico una significativa presenza soprattutto di madri e donne, per dimostrare vicinanza e sostegno alle tante donne ucraine che con forza e coraggio, sono in prima linea, capaci di non abbattersi, prendendosi cura dei figli e degli anziani, di presidiare la casa e la comunità, con ogni mezzo, senza paura, mentre gli uomini partono per difendere i confini. Invitiamo la cittadinanza a partecipare numerosa ricordando di indossare la mascherina FFP2 nel rispetto delle misure di contenimento anticovid 19”.

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