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Il sindaco di Montevarchi scrive a Poste e Inps: "Code estenuanti, così non va"

Silvia Chiassai lamenta disservizi: "Continuano a verificarsi lunghe file all’esterno delle sedi una condizione che causa disagi e pericolosi assembramenti"

Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini scrive a Poste Italiane Spa e Inps per chiedere "un intervento immediato sui disservizi che perdurano ormai da troppe settimane e che stanno generando file quotidiane di persone davanti agli uffici, costrette ad estenuanti attese prima di entrare", spiega una nota dell'amministrazione.

“Ormai da mesi, già durante la fase 1 dell’emergenza sanitaria – afferma il sindaco – continua a verificarsi la formazione quotidiana di lunghe code all’esterno delle sedi di Poste italiane e Inps, una condizione che, oltre a causare pericolosi assembramenti durante una pandemia non ancora conclusa, rappresenta un preoccupante disservizio e un disagio soprattutto nei confronti degli anziani, considerati la fascia di popolazione più esposta ai rischi e alle conseguenze del contagio senza considerare il disagio per un’attesa prolungata e in piedi del proprio turno. Mi sono rivolta direttamente ai responsabili di questi enti affinché si attivino a trovare una soluzione urgente ad una situazione irresponsabile, prevedendo una riorganizzazione degli uffici con una riapertura in sicurezza e con fasce orarie più ampie al fine di garantire un accesso al servizio accettabile e che non esponga le persone ad inutili rischi per la salute pubblica. Ho chiesto anche di conoscere il motivo di una chiusura ad oltranza, e l’urgente riapertura, dell’Ufficio postale situato in Viale Diaz che costringe i cittadini a recarsi presso l’unica sede aperta in città contribuendo all’aumento del disservizio, dei disagi e dei tempi di attesa”.

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