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Venerdì, 19 Aprile 2024
Montevarchi

A 7 anni dalle 'Aslone' evento sulla sanità a Montevarchi. Chiassai: "Servono servizi veramente accessibili a tutti"

"La Regione deve dire se c’è la volontà di difendere e programmare seriamente la Sanità pubblica toscana nei prossimi anni oppure se intende continuare con il depotenziamento costante dei nostri ospedali e dei nostri servizi"

Oggi, 7 aprile, nella Giornata mondiale della salute a Montevarchi è stato organizzato un evento per fare il punto sulla sanità in Toscana, a sette anni dalla riforma delle mega Asl e dopo la pandemia, insieme alle sigle sindacali che rappresentano medici, infermieri, Oss e che conoscono meglio di chiunque altro la situazione della nostra sanità.

"È necessaria una chiara volontà della Regione Toscana a sostegno del Sistema sanitario regionale - afferma il sindaco Silvia Chiassai Martini - per garantire servizi veramente accessibili a tutti. Serve urgentemente una seria programmazione, organizzazione e integrazione dei servizi sanitari e socio sanitari territoriali. È sotto gli occhi di tutti il chiaro fallimento delle mega Asl, con lunghe liste di attesa, abbandono dei professionisti e aumento dei costi, con un buco di bilancio che nel 2019 era già di circa 200 milioni di euro e a seguito del quale, il presidente Rossi ricevette la diffida dell’allora Governo Conte, fino ai 500 milioni del 2022 con forte rischio di commissariamento. Il Governo in questi giorni ha mosso i primi passi dando una decisa riposta alle principali richieste delle Regioni: incentivi ai professionisti di emergenza urgenza, blocco del ricorso ai medici “a gettone” e 1 miliardo di euro per il problema del pay-back, con 206 milioni destinati alla Toscana. Chiediamo pertanto risposte certe in virtù anche degli aiuti arrivati adesso dal Governo rispetto alle criticità più urgenti legate alle assunzioni di medici, infermieri ed Oss a tempo indeterminato soprattutto nelle strutture di emergenza-urgenza, visto che per la prima volta si assiste ad una mobilitazione di tutte le categorie lavorative della sanità a significare che siamo ad un punto di non ritorno a cui la politica in maniera chiara e netta deve dare riposta. Ringrazio sentitamente i rappresentanti della sigle sindacali intervenute questa mattina, Claudio Cullurà, Segretario territoriale Nursind Arezzo e Coordinatore del Pronto Soccorso dell’Ospedale della Gruccia, Patrizia Russo delle Rsu e componente della Segreteria Cisl, Marcello Ricci, Dirigente Uil Fpl e responsabile della zona aretina e Anna Cavalli, referente del “Comitato Oss 2021” che hanno permesso un confronto costruttivo su temi, criticità e richieste alla Regione per rimettere al centro dell’attenzione il funzionamento e l’importanza della sanità pubblica. La Regione deve dire se c’è la volontà di difendere e programmare seriamente la Sanità pubblica toscana nei prossimi anni oppure se intende continuare con il depotenziamento costante dei nostri ospedali e dei nostri servizi. Invieremo a breve anche un documento condiviso, con istanze precise al Governatore Giani da cui ci aspettiamo risposte.”

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