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Il Popolo della Famiglia lancia il reddito di maternità: "La donna sceglierà se lavorare o dedicarsi solo a casa e figli"

Il coordinamento regionale si è riunito a Montevarchi in vista delle elezioni europee

Si è ritrovata ieri pomeriggio all'Hotel Valdarno di Montevarchi l'assemblea del coordinamento Regionale del Popolo della Famiglia con la partecipazione dei coordinatori provinciali, del coordinatore Regionale Claudio Ademollo e presieduta dal Coordinatore nazionale Alta Italia Mirko De Carli.

Siamo arrivati ad un buon risultato i dirigenti e i militanti sono in campo a raccogliere le firme per il reddito di maternità e per la lista delle prossime elezioni europee - commenta Mirko De Carli - arriveremo al numero di 10mila firme entro il termine previsto.

A livello regionale siamo presenti in tutte le realtà provinciali- interviene Ademollo- siamo sul campo per portare a conoscenza dei cittadini  la nostra proposta di iniziativa popolare nazionale, il reddito di maternità che rappresenta una proposta concreta a sostegno delle famiglie italiane.

La classe dirigente regionale sta portando avanti proposte concrete-conclude De Carli-e stiamo lavorando per i prossimi impegni elettorali ottenendo ottimi risultati, la Toscana sarà presente con il simbolo de Il Popolo della Famiglia.

Che cos'è il reddito di maternità?

Il Popolo ella Famiglia lo spiega così

(Si tratta di una misura rivolta) alle donne madri cittadine italiane. La richiesta dell’indennità di maternità può essere avanzata dalle aventi diritto entro quindici giorni dalla nascita di un figlio (o figlia) o dalla sentenza di adozione che riconosce una maternità adottiva. Per ogni bambino può essere prodotta unicamente una domanda da una sola donna. Tale donna otterrà l’indennità di maternità per i primi otto anni di vita del figlio in assenza di altri redditi o impegni lavorativi, scegliendo dunque di dedicarsi in via esclusiva alla condizione di madre lavoratrice nell’ambito familiare con particolare riguardo alla cura dei figli. In caso di assunzione di impegni lavorativi esterni alla cura familiare, l’indennità di maternità si interrompe. La durata di otto anni riparte alla nascita di ogni figlio. Alla nascita del quarto figlio l’indennità riconosciuta alla madre diventa vitalizia. L’indennità è vitalizia anche in caso di nascita di figlio disabile, sempre in occorrenza del pre-requisito della attività esclusiva di lavoro di cura familiare scelto dalla donna madre.

Di fatto, come sottolineano gli attivisti della Sicilia, le donne potranno fare una scelta: essere madri in via esclusiva, oppure scegliere il lavoro.

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