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Avanti Montevarchi punta il dito: "Dilettantismo, improvvisazione e tanti problemi creati e non risolti"

Sono gli esponenti dell'opposizione a prendere la parola e porre alcuni quesiti al primo cittadino

Attacco frontale al sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, da parte del gruppo di opposizione in consiglio comunale a Montevarchi, "Avanti Montevarchi".

"Un sindaco dall’ordinanza facile ed alcune questioni non risolte. La nostra impressione, derivata anche dalla gestione della vicenda scuola di Levanella, è che Chiassai Martini si creda Napoleone. E’ di ordinanza facile ma spesso non riesce a capire le conseguenze delle cose che fa. Dopo averle fatte, generando situazioni ingestibili o moltiplicando le spese per il comune, blatera sulle colpe altrui. A favore di telecamera ci racconta scenari fantastici, si scandalizza, si appropria anche di lavori fatti da Publiacqua (è il caso di via Vespucci) e conclude sempre col mantra che con lei è iniziata un'altra era amministrativa. Magari, anzi sistematicamente, sorvola sui suoi ormai due anni e mezzo di governo nei quali ha creato più problemi di quelli che ha risolto. Siccome siamo collaborativi, vogliamo ricordarne alcuni.

Auditorium. Dopo le sceneggiate sulla non agibilità, a distanza di oltre un anno, vorremmo sapere se ha risolto il problema o no. Se intende restituirlo al patrimonio effettivamente disponibile del Comune, all’utilizzo per le iniziative dell’amministrazione e alla fruizione dei cittadini di uno spazio in passato molto praticato o se vuole continuare a qualificare quale unico spazio per attività nel centro storico (con relativi finanziamenti) le Stanze Ulivieri che sono, invece, uno spazio privato?

“Capannina” ex colonia fluviale dell'Arno. Dopo averla dovuta riprendere indietro (non riacquistare come la Silvia racconta in televisione) da una ditta che aveva effettuato lavori PIUSS perché non idonea ad ampliamenti (e quindi dal valore incerto) intende ripresentare di nuovo un bando per un partenariato pubblico-privato che prevede opere non realizzabili per i vincoli idrogeologici che interessano l’area? Intende cioè costringere gli uffici a perdere tempo per le sue fantasie?

Giardini Spinelli. Dopo aver deciso di cementificare un’area verde, aver pubblicato un bando e averlo dovuto ritirare in pendenza di un ricorso al TAR dei residenti su una variante urbanistica che lascia molti dubbi, oggi annuncia l’imminente pubblicazione di un nuovo bando per un operatore privato. In questo caso non le importa di aspettare la pronuncia del TAR prevista per la fine di gennaio. Pensa e spera di fare cassa con le centinaia di metri quadri previsti in edificazione e fare così fronte ai problemi di bilancio che ha creato?

Impianti sportivi. Mettersi le magliette dell’Aquila Calcio o andare a fare passarella alle vittorie della Fides purtroppo non è sufficiente a migliorare la situazione abbastanza critica degli impianti sportivi cittadini. E così il Brilli Peri è in un limbo, il Palazzetto ha problemi seri come il campo del Pestello Verde. E anche quando qualche società mette risorse proprie per creare strutture queste restano chiuse perché il Coordinamento Cittadino non riesce a trovare poche migliaia di euro per completare i lavori. Stupisce che avendo in giunta chi sostiene di avere grandi relazioni nel mondo sportivo Chiassai Martini non sia riuscita in due anni e mezzo a trovare uno straccio di finanziamento e che l’unica iniziativa sia stata quella di partecipare ad un bando di Regione Toscana per la copertura del Palazzetto.

Opere salvaguardia idraulica. Non si hanno più notizie della cassa di espansione di Valdilago la cui realizzazione è posta a carico dei privati lottizzanti delle aree circostanti, mentre Chiassai Martini addebita alla Regione il mancato anticipo delle risorse per la sua realizzazione!!! Ancor più in alto mare il procedimento per la cassa di espansione sul torrente Giglio la cui progettazione ed acquisizione delle aree necessarie è a carico del Comune e per la quale, in quasi tre anni di mandato, Chiassai Martini non ha predisposto neanche uno straccio di studio di fattibilità. Lo storico muro dello Sferisterio, struttura quest’ultima aperta alla pubblica fruizione con la tassativa prescrizione che entro due anni dal collaudo parziale fosse terminato il consolidamento statico, ancora oggi attende l’intervento, nonostante i termini perentori del Genio Civile per effettuarli siano scaduti da mesi. Inutile sottolineare la colpevole approssimazione di chi vuole amministrare senza neanche rendersi conto di cosa significhi mettere in definitiva sicurezza una struttura storica, adiacente ad un corso d’acqua che attraversa il centro storico del capoluogo. Potremmo continuare anche su questioni più pesanti e nei prossimi giorni e settimane tracceremo un bilancio dei due anni e mezzo (oltre 900 giorni) di governo Chiassai Martini. Dati alla mano un bilancio tutt’altro che positivo".

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