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Martedì, 3 Ottobre 2023
Montevarchi Montevarchi / Via Fratelli Cervi

Area verde di via fratelli Cervi. +Europa: "Speravamo in un coinvolgimento dei cittadini"

La nota stampa del gruppo + Europa di Montevarchi

L'intervento del gruppo +Europa Montevarchi in merito al bando emesso dal Comune sulla riqualificazione dello spazio verde prossimo a via fratelli Cervi.

"È innegabile che lo spazio pubblico tra viale Cadorna e via Fratelli Cervi rappresenta, così come anche testimoniano e confermano i tanti cittadini che abitano in quelle zone, uno dei pochi se non l’unico luogo utilizzato liberamente dai cittadini, grandi e piccoli, per giocare a vari sport, per passeggiare, per respirare un po’ d’aria, per far correre i loro cani e rappresenta comunque una sorta di polmone verde. Un luogo democratico dei cittadini in una sorta di autogestione. Da il governo cittadino di Centro Destra, oramai alla seconda consiliatura, un’amministrazione fortemente sbilanciata a destra dove però vi sono un sindaco (Silvia Chiassai Martini) ed un soggetto politico (Forza Italia) che si definiscono di area liberale, ci saremmo aspettati qualcosa di diverso ma a quanto pare... Ci saremmo aspettati che il Sindaco non “stirasse“ il concetto di valorizzazione di bene pubblico perché, specialmente se si parla di uno spazio libero, un bene è valorizzato se esso da delle risposte ai vari bisogni della collettività e questo luogo li dava e li dà in modo plurimo e gratuito e non come una possibilità da parte dell’Amministrazione di togliersi delle responsabilità o introitare due spicci.

Ci saremmo aspettati che prima di emettere qualsiasi bando l’amministrazione avesse, partendo dagli organi elettivi, coinvolto la cittadinanza, le forze economiche e sociali di Montevarchi al fine di perseguire qualcosa che rispondesse ai reali bisogni e ne salvaguardasse le caratteristiche del luogo. Ma a quanto pare sembrano prevalere altre logiche e ragionamenti molto più d’interesse politico. Ci saremmo aspettati che l’amministrazione avesse tutelato i cittadini in modo diverso favorendo attività libere plurime e gratuite, e che, dopo la pubblicazione della manifestazione d’interessi ne avesse dato risonanza per permettere a tutti di presentare i propri progetti. Ci saremmo aspettati che, dopo aver osservato solo una società aveva risposto (tra l’altro sembrerebbe costituitasi appositamente per la gara), l’amministrazione avesse riaperto i termini ed effettuato una comunicazione adeguata a poter avere una più ampia platea di soggetti economici e sociali.

E appare ulteriormente singolare, visti i tempi concessi dall’amministrazione e la poca pubblicizzazione degli atti, che un’azienda, senza nessuna esperienza pregressa, si costituisca proprio a valle dell’avviso e vi partecipi. Ci saremmo aspettati che l’amministrazione non avesse previsto di concedere l’area per una durata potenziale di 18 anni come ci saremmo aspettati che, prima di concederla senza prevedere nessun onere di concessione e di costruzione, avesse valutato in modo puntuale se erano state create le basi per una concorrenza sleale tra operatori economici.

Secondo noi tutto questo procedimento, anche grazie alle rimostranze sentite anche nel corso dell’incontro che è avvenuto sabato mattina, va contro quelle che sono le aspettative dei cittadini che abitano intorno all’area verde. E questo nonostante una prima risposta dell’amministrazione ai consiglieri di minoranza, opposta a quanto abbiamo verificato di persona, dove si dice testualmente che si sia attivata “per dare risposte alle richieste delle famiglie, di un luogo dove i più piccoli potessero svagarsi e divertirsi, soprattutto durante l’inverno, a causa dell’assenza totale di questo servizio in città”.

Dal nostro punto di vista e per il nostro dna valoriale siamo contrari a questa operazione, perseguita in modo molto singolare e privatistico visto il livello di condivisione e pubblicizzazione che possiamo dire zero.

Siamo dispiaciuti nell’osservare che la componente liberale di questo paese non è tale e seguiremo con interesse il prosieguo di questa vicenda, testimone una volta di più di una destra sempre più estrema e autoreferenziale, più interessata alla soppressione di aree verdi (come i giardini Spinelli, altro liberale, che strano) piuttosto che alla loro concessione gratuita a soggetti privati “dubbi” senza ascoltare i cittadini o ascoltando solo quelli di loro interesse".

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