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Edilizia scolastica, l'opposizione traccia la linea guida all'amministrazione comunale

I consiglieri dei due gruppi di opposizione sulla problematica dei plessi scolastici delle elementari e medie nel comune di Laterina Pergine Valdarno

L'edilizia scolastica è sempre un tema molto caldo. Lo sanno bene i consiglieri comunali di Laterina-Pergine Valdarno Stefano Bellezza, Rossella Lattanzi, Ilaria Ghinazzi e Jacopo Tassini che hanno presentato una proposta all'amministrazione comunale in merito alla linea guida da tenere sul tema. 

"Deve essere impegno fondamentale dell’amministrazione comunale garantire la sicurezza degli edifici scolastici, in quanto luoghi frequentati dai più giovani e nei quali le nuove generazioni si formano. La scuola rappresenta per una comunità un'istituzione fondamentale che garantisce vitalità, vivacità e futuro ai Paesi in cui questa è ubicata."

I consiglieri delle due liste di opposizione chiedono che venga presa in considerazione e discussa la proposta di procedere alla ristrutturazione dei soli plessi scolastici di Ponticino, di Pergine Valdarno e di quello di Laterina in via Roma su cui sono già stati eseguiti importanti lavori di manutenzione straordinaria. La proposta prevede anche che a Laterina e Ponticino vengano collocate rispettivamente in una frazione la scuola primaria e nell'altra la secondaria di primo grado. La decisione su dove inserire l'una e dove l’altra dovrà essere presa in seguito ad una più approfondita valutazione delle due strutture.

A parere dei consiglieri, la presente proposta risulta essere vantaggiosa e giustificata rispetto alla realizzazione di un plesso scolastico unico per i seguenti motivi:

  1. minori spese di realizzazione sulla base delle cifre risultanti dagli studi commissionati dall'amministrazione
  2. mantenimento di almeno una struttura scolastica nei Paesi in cui questa è presente evitando così la perdita di un servizio fondamentale per la comunità . Tale mancanza rappresenterebbe infatti un ulteriore impoverimento per questi Paesi e si potrebbe manifestare il rischio di andare incontro ad una desertificazione e ad un impoverimento diffuso con un inevitabile declino.
  3. garantire edifici sicuri in tempi minori rispetto alla realizzazione di una nuova struttura
  4. mantenere mediamente più vicine all'utenza le strutture scolastiche, con risparmio sui trasporti degli alunni dalle loro residenze alla scuola e viceversa.
  5. evitare di impegnare la maggior parte dei finanziamenti derivanti dalla fusione per l'edilizia scolastica consentendo quindi la realizzazione anche di altri importanti lavori. 

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