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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Processo Coingas, Cortona costituita parte civile: "Atto di tutela per i cittadini". Perché Castiglion Fiorentino no?

"E perché Castiglion Fiorentino no?" si domanda Luca Casagni del gruppo consiliare Castiglioni nel cuore. Salgono così a 16 le amministrazioni che hanno scelto questo percorso

Salgono a 16 le amministrazioni comunali che hanno scelto di tutelarsi chiedendo la costituzione di parte civile nell'ambito del processo penale realtivo all'inchiesta Coingas e Estra.

Ieri nel corso della terza udienza preliminare ha depositato la richiesta anche il comune di Cortona seguito dall'avvocato Raffaello Giorgetti del foro di Arezzo. 

"La costituzione di parte civile in questo procedimento - fa sapere il sindaco Luciano Meoni - è un atto dovuto con il quale l’amministrazione comunale tutela gli interessi dei propri concittadini."

Quello di Cortona si somma agli altri 15 che già avevano presentato l'istanza: Capolona e Subbiano, Sansepolcro, Lucignano, Foiano, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino, Marciano, Bucine, Poppi, Pratovecchio-Stia, Chitignano, Montemignaio, Chiusi della Verna, Talla.

La costituzione di parte civile dei singoli comuni è arrivata dopo che l'assemblea di Coingas con la maggioranza tenuta in piedi da Arezzo e Bibbiena, aveva votato per la non costituzione della società.

"Perchè Castiglion Fiorentino non lo ha fatto?" chiede a tal proposito Luca Casagni del gruppo consiliare Castiglioni nel Cuore. "Nelle ultime ore, abbiamo appreso che, con una delibera di giunta il 26 aprile scorso, anche il Comune di Cortona con la sua amministrazione a trazione leghista ha deciso di costituirsi parte civile nel caso Coingas, portando così a sedici il numero dei municipi intervenuti in tal senso. Interessante che i cugini cortonesi l’abbiano ritenuto, così come riportato nell’atto in questione, un “atto dovuto al fine di avvalersi della facoltà e dei diritti previsti dalle norme del codice di procedura penale e, nello stesso tempo, atto cautelativo delle prerogative dell’Ente in relazione all’interesse pubblico, all’accertamento di eventuali responsabilità, anche nei confronti dell’Ente, per gli eventuali danni subiti”. Alla luce di tali sviluppi, oggi restano in pochi i comuni rimasti a guardare, tra questi spicca il nostro. Infatti, Castiglion Fiorentino, che con il suo istrionico sindaco, aveva combattuto contro tutti gli oppressori dei Castiglionesi con prese di posizione forti anche nei confronti di Banca Etruria e di Ato Toscana, in questa circostanza appare disinteressato, quasi intenzionalmente assente. Certo, finché lo schieramento dei Comuni amministrati dalla destra è rimasto compatto, non ci aspettavamo sorprese, ma oggi con la nuova posizione assunta da Cortona, forse anche a Castiglioni qualcosa andrebbe detto. Forse i castiglionesi valgono meno degli altri, forse non abbiamo lo stesso diritto di costituirci parte civile in un procedimento volto ad accertare responsabilità ed eventualmente danni subiti anche da noi? Il nostro grande dubbio è che questi sacrosanti diritti dei castiglionesi possano essere stati sacrificati per il bene di uno solo. In effetti il primo cittadino che ormai vede avvicinarsi la fine del suo secondo e ultimo mandato potrebbe aver iniziato a fare i suoi calcoli. Potrebbe aver scelto di non intervenire, prendendo posizioni scomode, in queste dinamiche che sicuramente nel prossimo futuro libereranno poltrone comode sulle quali adagiarsi una volta terminate le fatiche politiche. Chiaramente le nostre sono soltanto ipotesi strampalate ma, qualora il sindaco decidesse di intervenire spiegando questa sua posizione e, in qualche modo, smentendoci ci lascerebbe favorevolmente colpiti."

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