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Pd Cortona: "inizia il percorso per risolvere la questione dei cattivi odori allevamenti e attività invasive"

Nel consiglio comunale di Cortona del 18 giugno, l’amministrazione guidata dal sindaco Francesca Basanieri ha proposto un atto di indirizzo sul tema dei cattivi odori provenienti dagli allevamenti di suini e delle altre attività...

Nel consiglio comunale di Cortona del 18 giugno, l’amministrazione guidata dal sindaco Francesca Basanieri ha proposto un atto di indirizzo sul tema dei cattivi odori provenienti dagli allevamenti di suini e delle altre attività invasive (sversamento fanghi ecc.) legate ad aziende presenti nel territorio comunale. Soprattutto in stagioni come questa, i cittadini di centri come San Lorenzo, Montecchio, Pietraia ed altri si lamentano di una situazione che non può, per evidenti motivi, più essere tollerata: ne va della nostra salute e della bellezza del territorio. Si tratta infatti di un problema che si riflette sui residenti dei centri più vicini agli allevamenti, ma in generale anche sull’immagine che Cortona e la sua campagna offrono ai numerosi visitatori che la raggiungono.

Un intervento risoluto, che possa far incontrare le esigenze della cittadinanza e delle strutture ricettive con la libertà d’impresa e la tutela delle attività economiche è ormai improrogabile. Per questo motivo, in vista di un incontro che il sindaco avrà a breve con le aziende interessate, è stata discussa in consiglio una piattaforma da cui avviare la trattativa con le aziende, fondata sul principio che la tutela del paesaggio, delle produzioni di pregio, dell’agricoltura e degli agriturismi impone l’introduzione di cautele e restrizioni alle attività invasive non compatibili con essa.

Citiamo alcune delle proposte del documento:

  • l’avviamento di un percorso concordato con la Regione Toscana sul tema della regolamentazione dei fanghi da depurazione e alla ferti-irrigazione;
  • l’istituzione di un divieto di smaltimento a distanza ravvicinata dai centri abitati e dalle attività turistiche;
  • l’attivazione di un sistema di controllo puntuale, costante e stringente sulle attività, in grado di coinvolgere gli altri organi pubblici con funzioni di controllo (ASL, ARPAT ecc.);
  • il controllo della viabilità rurale e comunale interessati da tale fenomeno, che rischiano di subire danni e limitazioni dall’eccessivo uso dei mezzi pesanti legati a queste attività;
  • la definizione di regolamentazioni comunali sulle attività insalubri o invasive (allevamenti, ferti-irrigazione, centrali a biomasse, fanghi), in modo da non turbare l’equilibrio tra tutela del paesaggio, diritti dei cittadini e rispetto della libertà di impresa. Da un lato saranno valorizzate le attività semi-brade (meno impattanti), dall’altro sarà richiesto l’adempimento di misure mitigative alle attività intensive;
  • la definizione di un sistema di incentivi urbanistici affinché gli allevamenti più impattanti possano delocalizzarsi in luoghi distanti da abitazioni, agriturismi o zone di pregio.

L’atto di indirizzo è stato approvato dal gruppo del Partito Democratico e dal consigliere del Movimento 5 Stelle, a dimostrazione del fatto che si trattava di un tema sentito non solo dalla maggioranza. Le altre forze di opposizione non hanno partecipato al voto.

Il Partito Democratico cortonese plaude all’iniziativa, che si inserisce in un percorso politico di tutela dell’ambiente in atto sin dall’inizio della legislatura.

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