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Parco Archeologico del Sodo: Cortona custode dei tesori etruschi. Un contratto decennale per la gestione dell'area

E’ senza dubbio uno di quei momenti che segnano la storia di una comunità. La firma tra la l’architetto Anna Di Bene, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Arezzo Siena e Grosseto ed il sindaco di Cortona Francesca Basanieri...

E’ senza dubbio uno di quei momenti che segnano la storia di una comunità.

La firma tra la l’architetto Anna Di Bene, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Arezzo Siena e Grosseto ed il sindaco di Cortona Francesca Basanieri, che assegna al Comune di Cortona la gestione per dieci anni dell’intera area del Parco Archeologico del Sodo, avvenuta sabato 30 settembre proprio all’interno del Parco, rappresenta una svolta straordinaria per il futuro di Cortona.

“E’ stata un’emozione forte difficile anche da raccontare - ha detto il sindaco di Cortona Francesca Basanieri - Questo accordo è il culmine di un lavoro durato molti anni e fortemente voluto da noi cortonesi. Un grande risultato di squadra e i meriti vanno distribuiti non solo tra coloro che oggi hanno la responsabilità di governo e di gestione, ma anche con chi dai primi anni duemila ha creduto e lavorato per questo. Un gruppo di professionisti eccezionale del quale tutti noi dobbiamo essere orgogliosi. Ma oggi abbiamo difronte una sfida entusiasmante: gestire autonomamente un patrimonio immenso, poter mettere in rete musei, parco, servizi in città e molto altro. Cortona con questo accordo si è dotata di una fuoriserie con un potenziale turistico, culturale e di sviluppo straordinario. Sono consapevole - conclude il sindaco Francesca Basanieri - che questa firma non è soltanto una immensa soddisfazione ma soprattutto una grande responsabilità. Ora si tratta di lavorare ancora più intensamente e con passione per rafforzare il ruolo di Cortona in Toscana e nel mondo, consapevoli di avere dalla nostra parte questo patrimonio archeologico e storico incredibile. Nella stessa giornata abbiamo anche presentato i progetti di riallestimento, curati dall’architetto Andrea Mandara, per la collezione Egizia e per quella di Gino Severini del MAEC. Anche in questo caso un’azione che va in controtendenza con il resto del panorama regionale e nazionale. Noi continuiamo a investire e credere nel nostro patrimonio artistico e storico. Siamo convinti che la cultura sia leva di sviluppo e crescita non solo economica ma anche civile e morale”.

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