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Meoni dice no allo slittamento del Piano Strutturale. Pd: "Sarà un danno enorme per i cortonesi"

Di seguito la nota del Pd Cortona insieme

È in merito al Piano Strutturale che interviene il Partito Democratico di Cortona per sottolineare come "nella seduta del consiglio comunale l’amministrazione ha deciso di affossare ogni proposta di prolungamento dei tempi di adozione". Una scelta che secondo il gruppo consigliare di minoranza potrebbe rivelarsi dannosa per il territorio. Di seguito la nota del Pd Cortona insieme.

"Il nostro gruppo consiliare, dopo aver sollevato la problematica nel mese di agosto e aperto una discussione tra cittadini e professionisti, aveva cercato di raggiungere l’obiettivo che molte persone ci hanno chiesto in queste settimane, e cioè non adottare il Piano entro il 30 novembre.

Questo perché ad oggi la fase di partecipazione ed informazione prevista dalla legge regionale n.65/2014 è stata completamente disattesa, e la scadenza è così ravvicinata non consentirebbe anche a chi volesse farlo di ritirare il permesso per effettuare i propri interventi.

È per questo che ieri nel Consiglio comunale, convocato in seduta urgente per affrontare tale tematica, avevamo richiesto attraverso la nostra mozione questi due tipi di obiettivi:

  1. annullare ogni ipotesi di adozione del Piano Strutturale Intercomunale vista la mancata fase di partecipazione e informazione;
  2. mantenere vigente il Piano Strutturale Attuale fino a che la legge regionale lo consenta e comunque fino al 2023, a tre anni dall’approvazione della variante 7 bis.

Queste nostre proposte, che nascevano dalle richieste di cittadini e professionisti del territorio, sono state respinte senza se e senza ma, non comprendendo il danno enorme che verrà arrecato ai cittadini che nel corso del tempo hanno pagato le tasse su quei terreni e investito risorse importanti per l’acquisto degli stessi.

È inspiegabile, per un Comune che ha la possibilità di rinviare fino al 2023 l’adozione del Piano Strutturale, decidere contro gli interessi dei propri cittadini di stringere i tempi ed approvarlo invece tra poche settimane.

È vero: in questo caso perderemmo un finanziamento della Regione Toscana di 60.000 €, ma crediamo che il danno che subiranno i nostri cittadini valga molto di più e che quindi il Piano non vada adottato così a breve.

L’unica spiegazione data, e come sempre avviene ormai da due anni a questa parte, è attribuire la colpa agli altri, in questo caso la Regione Toscana: peccato che tutti sanno benissimo che la legge regionale declina solamente gli obiettivi e i criteri per lo sviluppo e la tutela del nostro territorio, ma non è scritto da nessuna parte che una zona va tolta o eliminata.

È compito dell’amministrazione comunale, soprattutto della parte politica, motivare e far capire perché certe zone edificabili devono rimanere ed essere conservate; in questo caso invece si è lasciato campo esclusivamente ai progettisti del Piano, che applicano il loro orientamento in maniera neutra e distaccata dal nostro territorio.

Da quando la giunta Meoni ha preso in gestione il Piano Strutturale Intercomunale (sei mesi dopo il suo avvio, nel dicembre 2018), non ha fatto altro che voler adottare un Piano senza che nessuno abbia visto le tavole, conosca i criteri e abbia partecipato alla condivisione di tali scelte.

Cogliamo l’occasione per ribadire che non è questo il modo in cui un’amministrazione pubblica deve portare avanti procedimenti tanto importanti, e che quindi continuerà la nostra battaglia per il rispetto della legge e dei diritti dei nostri cittadini".

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