Incontro pubblico sulla sanità a Cortona
Sabato 14 gennaio alle ore 16 nella sala civica di via Sacco e Vanzetti a Camucia
Ci sarà un incontro pubblico sabato 14 gennaio alle ore 16 nella sala civica di via Sacco e Vanzetti a Camucia: Marilena Bietolini presidente del circolo Nello e Carlo Rosselli esporrà l’esito di un’inchiesta sulla sanità pubblica a Cortona e in Valdichiana svolta nei mesi scorsi.
E' stato scelto - si legge in una nota del cirolo - "questo argomento prioritario per segnali preoccupati provenienti dall’utenza, la quale, com’è ovvio, è costituita in prevalenza da persone malate, in difficoltà, anziane, senza escludere dall’approfondimento i servizi erogati a tutti i cittadini dalla nascita alla morte. Nel descrivere la situazione attuale dei servizi sanitari pubblici, la dottoressa Bietolini (anche per le sue competenze professionali, in quanto medico da poco in pensione) evidenzierà le criticità principali, suggerendo quando è il caso percorsi migliorativi. Sono note a tutti le difficoltà attuali del sistema sanitario nazionale, compreso quello della Regione Toscana un tempo elogiata come modello, che discendono soprattutto da anni di tagli alla spesa, tanto che Regioni come la nostra, in passato dai conti in ordine, oggi avrebbe un deficit. Anche a causa del Covid e della coincidenza di numerosi pensionamenti, in corso e già avvenuti, è emerso l’altro grave deficit: di personale medico e infermieristico dovuto al numero chiuso di Medicina e dalla concorrenza della Medicina privata. Premesso ciò, tuttavia, dalla nostra indagine conoscitiva numerosi interventi migliorativi sono possibili e auspicabili a Cortona e in Valdichiana:
- servizio dei medici di Medicina generale;
- ospedale di Fratta;
- emergenza ambulanze;
- cup;
- guardia medica.
Dal quadro che sarà prospettato emergeranno bisogni e miglioramenti necessari e possibili, oltre al chiaro deficit di attenzione rivolto a questo territorio dalle autorità politiche e sanitarie, se comparato alla cura dedicata a territori simili al nostro. Auspicando che, grazie al risveglio della partecipazione alla discussione sui temi della salute, si riparta con nuove prospettive, nel dialogo continuo tra utenza dei servizi erogati e quanti ne decidono il funzionamento".