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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cortona

Cortona, striscione di Casapound nella notte per onorare i martiri delle foibe

Nella notte i militanti cortonesi di CasaPound hanno allestito una scenografia davanti all’ingresso del teatro Signorelli Cortona per commemorare il Giorno del Ricordo e per spronare l’amministrazione ad adeguarsi alla legge del 30 marzo 2004, num...

Nella notte i militanti cortonesi di CasaPound hanno allestito una scenografia davanti all’ingresso del teatro Signorelli Cortona per commemorare il Giorno del Ricordo e per spronare l’amministrazione ad adeguarsi alla legge del 30 marzo 2004, num. 92, ovvero l'istituzione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

"Le sagome grigie che abbiamo piazzato davanti all’ingresso del teatro – commenta Alessandro Pallini, responsabile del nucleo cortonese di CasaPound Italia - rappresentano i martiri delle foibe, grigie come ombre che a volte riaffiorano dalla cappa di oblio che le istituzioni hanno calato su di loro per 70 anni. Lo stesso oblio che anche oggi, nonostante l’istituzionalizzazione della giornata, si vorrebbe continuare a mantenere su questa immane tragedia che colpì quegli italiani. La scelta del teatro non è casuale, vorremmo infatti spronare l’amministrazione a organizzare, nei prossimi anni, una manifestazione teatrale che informi la cittadinanza sull’orrore delle foibe, come fanno ogni anno moltissime città, anche a noi vicine”.

“Le sagome sono accompagnate da uno striscione che recita «Il popolo italiano non dimentica, onore ai martiri delle foibe» - prosegue Pallini nella sua nota – perché pretendiamo da questa amministrazione che vengano tributati i doverosi onori in sede istituzionale ai 15mila italiani giuliani, istriani, fiumani e dalmati morti in foiba e ai 350mila esuli. Lo pretendiamo sia perché legge dello Stato, alla quale le amministrazioni locali si devono attenere, sia per il comune buon senso, che dovrebbe essere ancora più importante”. “Dopo l’azione con il latte ed il filo di ferro di anno scorso - chiosa Pallini -, con la quale ricordavamo anche la colpevole mancanza di accoglienza e solidarietà umana della sinistra italiana nei confronti degli esuli nel 1947, anche quest’anno abbiamo fatto sentire la nostra voce, e lo faremo per sempre, fino a quando la ricorrenza non sarà celebrata degnamente a Cortona come in ogni angolo d’Italia. È una promessa”.

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