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Cortona, Lega: "Cosa è successo al circolo operaio?"

Dopo molte segnalazioni da parte dei cittadini cortonesi sulle condizioni in cui versa l'edificio dove è collocato il Circolo Operaio "Luca Signorelli", il segretario provinciale della Lega Nicola Mattoni interviene a riguardo. «Siamo venuti a...

Dopo molte segnalazioni da parte dei cittadini cortonesi sulle condizioni in cui versa l'edificio dove è collocato il Circolo Operaio "Luca Signorelli", il segretario provinciale della Lega Nicola Mattoni interviene a riguardo.

«Siamo venuti a sapere ormai da tempo che questo luogo storico di aggregazione per la cittadinanza cortonese è chiuso da un anno per lavori strutturali dovuti al crollo di una parte della volta situata sopra la sala principale, che ospitava un tempo i tavoli da biliardo. ».

«Proprio perché l'edificio in questione ha una notevole rilevanza storica » afferma Mattoni «ed ospita l'omonimo teatro, già in passato era stata segnalata la necessità di interventi strutturali. Segnalazione ignorata fino a quando non è successo l'inevitabile.».

«Abbiamo inoltre appurato,» continua il segretario provinciale «che proprio negli ultimi tempi in cui la struttura era ancora fruibile, l'ambiente stava tornando a ripopolarsi, dopo qualche anno di abbandono, grazie alla presenza di diverse associazioni, che avevano posto la loro sede in alcune stanze del Circolo, e grazie ad alcune iniziative sociali organizzate in collaborazione con i soci. ».

«Purtroppo» constata amareggiato l'esponente della Lega «dopo quanto accaduto, i locali sono stati chiusi, costringendo le associazioni presenti a trovare altra sistemazione, con notevoli disagi e limitazioni nelle loro attività. Non solo, ma da quanto abbiamo potuto costatare, lo stato dei lavori attualmente è fermo, prolungandone così l'inutilizzo e la mancanza di fruibilità da parte dei cittadini cortonesi.»

«Per questo,» dichiara il segretario Nicola Mattoni «consapevoli del fatto che, in quanto edificio storico, la responsabilità dei lavori si debba attribuire principalmente alla sovraintendenza ai beni culturali, tuttavia chiediamo con forza che l'amministrazione dia risposta sullo stato dei lavori e che solleciti la ripresa di questi presso gli enti preposti, affinché quel luogo torni al più presto a vivere.».

«Spero» conclude Mattoni, con una vena sarcastica «che almeno un po' di chiarezza la si possa chiedere a questa amministrazione, o anche questo non rientra “nelle sue competenze”?».

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