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Cortona Cortona / Terontola

Costretti a trasportare potenziali criminali a bordo di una Panda senza protezione. La denuncia del Coisp

La denuncia dei rappresentanti dei lavoratori: "Personale scarso e mezzi inadeguati"

"Non possiamo continuare a lavorare così".

Sono i rappresentanti sindacali del Coisp, sindacato che rappresenta gli impiegati nel settore delle forze pubbliche, a prendere carta e penna e scrivere al dirigente del compartimento Polfer Toscana, Antonio Matteo.
Le ragioni riguardano la condizione degli agenti della polizia ferroviaria in forza alla stazione di Terontola costretti, a dire dei rappresentanti dei lavoratori, a lavorare con mezzi e uomini insufficienti.

"La situazione lavorativa che sta coinvolgendo il personale di Terontola è sempre più difficile - informano dal Coisp - la stazione in questione è un importante collegamento ferroviario sia sulla direttrice Firenze-Roma, che su quella Firenze-Perugia-Foligno con particolare riferimento alla vicinissima città di Perugia con quasi 200mila abitanti ed i circa 5 milioni di turisti annui che interessano la regione Umbria e che vi arrivano anche utilizzando tale linea ferroviaria".

Insomma numericamente parlando il presidio terontolese, secondo i rappresentanti dei lavoratori, è un crocevia ad alta frequentazione. Ma non solo.

"In virtù della sua collocazione geografica - proseguono dal Coisp - la stazione di Terontola-Cortona e il suo posto Polfer si trovano a circa 40 chilometri dalla questura di Arezzo. Ne consegue che tutte le operazioni connesse ad attività di polizia giudiziaria vengano svolte dai sei agenti di quell'ufficio con estrema difficoltà".

Per quale ragione?

"Soprattutto a bordo dei treni in arrivo da Perugia - spiegano anche dal sindacato - quotidianamente si rende necessaria l'identificazione di soggetti, in particolare stranieri, che sprovvisti di titolo di viaggio idoneo, fanno sì che il personale delle Ferrovie dello Stato sia costretto ad allertare la Polfer. Il personale della Ferroviaria successivamente, secondo le normative vigenti, procede all'accompagnamento presso i propri uffici per accertarne le generalità e visto la particolarità e la potenziale pericolosità di taluni viaggiatori, molto spesso si rende necessario un conseguente accompagnamento presso la questura di Arezzo per approfondire le verifiche del caso. Un viaggio che avviene utilizzando una Panda non specializzata ovvero, che non ha una separazione fisica tra il personale Polfer e l'individuo/i da trasportare, andando ad esporre, visto le ridotte dimensioni dell'abitacolo ed il lungo percorso stradale (circa 50 minuti di viaggio), gli operatori ad una difficile se non impossibile gestione e controllo del fermato, in caso di eventuali inconsulte azioni da quest’ultimo compiute. Per questo è quanto mai urgente dotare i poliziotti di Terontola di idonee apparecchiature per l'identificazione dattiloscopica (tipo Spid) oppure di mettere in atto delle sinergie con la questura di Arezzo o con le altre forze di polizia presenti sul territorio per l'accompagnamento con mezzi idonei". 

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