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Il 2021 del Maec tra lumi etruschi, Dante e Severini. Tra bilanci e progetti per il futuro

Al lavoro per la mostra su Pietro Berrettini, le nuove sale egizie e lo sguardo al 2023, anno dedicato a Luca Signorelli. Il 2021 si chiude con 16mila visitatori

Un anno ancora contrassegnato dalle chiusure, ma un 2021 con tanta voglia di arte e bellezza quello del Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona. I dati in corso di elaborazione segnalano circa 16mila visitatori negli ultimi 12 mesi, anche se in realtà il Maec, come tutti i poli espositivi, ha osservato diverse settimane di chiusura a causa delle normative anti-pandemiche. Riaperto il 18 gennaio e poi di nuovo chiuso con il passaggio dei colori della regione, è stato nuovamente accessibile dal 26 aprile con il ‘ritorno in giallo’.

Porte aperte a Palazzo Casali in tutto il periodo natalizio con ottimi riscontri di pubblico, è infatti alla portata l’obiettivo di superare i 1500 visitatori dopo l’Epifania. Nonostante le settimane di chiusura e nonostante la mancanza delle visite scolastiche, azzerate negli ultimi mesi, il Maec è riuscito a sfoderare numeri da incorniciare.

Investimenti culturali, ma anche lavori per Palazzo Casali, il museo è al centro di opere di efficientemente energetico. «Siamo ancora alle prese con la pandemia e gli effetti si sono fatti sentire anche nell’anno appena concluso, ma si può essere soddisfatti, i numeri sono incoraggianti - dichiara il presidente del Comitato tecnico del Maec, Nicola Caldarone - stiamo lavorando al futuro: alla riapertura delle sale dedicate all’Egitto, alla mostra su Pietro Berrettini, attesa da molti studiosi e anche a ‘Luca Signorelli 2023’, un lavoro molto impegnativo che ci vedrà in collaborazione con la Regione Umbria e con i Comuni dove sono presenti le opere del nostro grande artista».

Un Maec sempre pronto a riaprire grazie alla professionalità degli operatori di Aion Cultura che hanno svolto numerose attività e che hanno registrato oltre 2 mila visite al Parco Archeologico del Sodo. Commenti all’insegna dell’ottimismo anche dal segretario dell’Accademia Etrusca Paolo Bruschetti: «Tutto sommato possiamo dirci contenti, eravamo partiti con i musei chiusi e con la pandemia, strada facendo le cose sono migliorate. Vanno ricordati tre fattori: la mostra «Luci dalle tenebre», la rassegna espositiva e gli incontri su Dante e la Divina Commedia e l’apertura delle ‘Sale Severini’. Per il 2022 auspichiamo di poter rivedere le scuole al museo, segnaliamo che l’Accademia Etrusca ha avviato il percorso di studi che porterà alle celebrazioni dei 300 anni dalla fondazione, fissati al 2027».

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