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"Votiamo no al referendum che taglia democrazia e rappresentanza"

Mariella Maglioni e Marzio Carletti, sono candidati casentinesi della lista Toscana a Sinistra che presenta Tommaso Fattori alla presidenza della Toscana

I candidati casentinesi al consiglio regionale della Regione Toscana per la Lista Toscana a Sinistra, Mariella Maglioni e Marzio Carletti, hanno voluto pubblicamente prendere posizione rispetto al voto che esprimeranno al referendum confermativo della modifica costituzionale che prevede una riduzione del 35% del numero dei parlamentari. Il loro voto sarà un convinto no, per bloccare una modifica imposta da partiti e gruppi dirigenti che vorrebbero indebolire la centralità del Parlamento.

Entrando più nel merito delle ragioni che spingono i candidati di Toscana a Sinistra a esprimersi per il no questo ha dichiarato Mariella Maglioni:

«Voto no al referendum sul taglio dei parlamentari perché la democrazia si basa sulla rappresentanza e per migliorarla non posso diminuire il numero dei parlamentari, cosa che danneggerebbe i cittadini, soprattutto quelli che non hanno voce e hanno meno risorse e meno potere.  Occorre semmai eliminare privilegi, ridurre compensi, vigilare sull’onestà degli eletti e dei loro comportamenti, ma soprattutto reclutare donne e uomini “al di sopra di ogni sospetto” e non i soliti candidati dei partiti che lavorano ai propri interessi economici e di potere. È la società civile che deve candidare i politici come possibili rappresentanti e non i partiti con le loro logiche utilitaristiche. La politica si fa al servizio delle persone e del bene comune».

Riprendendo una parte delle riflessioni sopra presentate Marzio Carletti ha voluto sottolineare come, l'aspetto più demagogico e populista sbandierato dai promotori della modifica costituzionale, potrebbe essere raggiunto in ben altro modo senza intaccare l'equilibrio di un'istituzione che è alla base del nostro sistema democratico. 

«Propongono una modifica per risparmiare soldi?  Se questo fosse lo scopo, tagliamo i privilegi e le prebende.  Cosi è pura demagogia. Si limita la democrazia, si riduce la rappresentanza, in specie delle piccole forze. E allora  no  e  no»

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