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Le scaffalature di Subbiano in tutto il mondo. La Caem raccontata da Viviana Magrini

Dal fondo di casa della nonna, ad un grande stabilimento nella zona industriale di Subbiano, passando dalle cabine elettriche alla massima specializzazione nelle scaffalature ingegnerizzate per negozi. Ecco la Costruzioni Apparecchiature...

Dal fondo di casa della nonna, ad un grande stabilimento nella zona industriale di Subbiano, passando dalle cabine elettriche alla massima specializzazione nelle scaffalature ingegnerizzate per negozi.

Ecco la Costruzioni Apparecchiature Elettriche e Meccaniche o meglio la Caem, una moderna azienda aretina che porta all'estero il 90% del suo made in Italy, applicato ad ogni tipologia possibile di scaffalature in metallo, cassettiere e altri oggetti per negozi. Seppur semplici e senza tanti fronzoli, anche gli scaffali, come richiede il mercato attuale e la clientela della Caem, sono personalizzati al massimo.

La storia inizia nel 1958, nel paese di Subbiano dove abitava il nonno Rito Magrini, il fondatore. In un fondo di quella abitazione iniziò la sua attività inizialmente dedicata alle cabine elettriche. E' sempre stata un'azienda a conduzione familiare e lo è tuttora, nonostante ci siano quasi 150 dipendenti tra Arezzo, l'Inghilterra e l'Australia.

Un grosso cambiamento ci fu negli anni '70, quando ci fu la separazione con l'allora socio Cini. Le strade si separarono e la Caem prese nel marchio il cognome della famiglia Magrini e si dedicò dal 1978 al mercato dell'arredamento commerciale.

"Fu una visione di quel momento aiutata anche da uno dei nostri clienti più vicini, Severi dell'arredamento in legno - racconta Viviana Magrini che con il fratello Andrea rappresenta la terza generazione alla guida dell'azienda - ci fece maturare questa svolta verso la costruzione di strutture metalliche alla quale si sono poi dedicati particolarmente mio zio Milo e mio padre Nedo, tuttora in azienda come amministratore delegato, che con i suoi 72 anni, molti dei quali passati alla Caem, segue gli aspetti tecnici e meccanici delle macchine della nostra produzione."

Oltre a Viviana e al babbo Nedo c'è appunto il fratello Andrea, direttore generale di Caem Italia e che vive e lavora in Inghilterra, dove dirige la filiale che si trova in un paese a sud di Manchester, una succursale dell'azienda nata negli anni '80 grazie alla collaborazione con alcuni clienti del posto e che si è rivelata determinate, perché quello inglese è sempre stato un mercato fortissimo che ha trainato anche lo sviluppo del marchio di scaffalature aretino.

L'azienda esporta il 90% della sua produzione, che parte da Subbiano diretta in Spagna, in Francia dove si sono clienti storici, ma anche in Australia dove c'è un'altra società, in India e nei paesi Arabi, a Dubai, dove c'è molta ricerca del Made in Italy e dove numerose scaffalature nei supermercati hanno il marchio Caem. Poi c'è il Messico ed il Sud America.

A tutto questo lavorano 92 persone nello stabilimento di Subbiano, 40 in Inghilterra ed una decina in Australia.

"L'azienda è in continuo movimento ed in crescita, non abbiamo mai tirato i remi in barca, ma puntiamo sempre verso nuove sfide e questa è stata la nostra fortuna, perché chi si ferma non ha futuro - spiega ancora Viviana - la chiave di successo è proprio lo stare dietro alle dinamiche di mercato, soddisfare le richieste del cliente anche in modo personalizzato e non solo da catalogo, avere una produzione flessibile grazie alla tecnologia dei macchinari laser, come quello del taglio laser autoalimentato che lavora 24 ore su 24 e resta attivo di notte, qui da solo in azienda."

Dunque nel dna aziendale il continuo sviluppo che ha portato altre novità recentemente:

"L'ultimo investimento è stato fatto per inserire in azienda nuovi macchinari per riportare all'interno una produzione che in via sperimentale abbiamo fatto in Cina. Adesso che abbiamo testato il loro funzionamento siamo pronti a produrre i nuovi prodotti nello stabilimento di Subbiano. E questo ultimo sviluppo aziendale ha creato una decina di posti di lavoro in più."

L'attuale sede è stata inaugurata nel 2008 nell'anno del cinquantesimo anniversario dalla fondazione, così la Caem ha riunito tre sedi dislocate in Casentino, ma ha mantenute intatte le sue radici a Subbiano e la sua memoria storica, in parte custodita nei ricordi della stessa Viviana:

"Ho molti ricordi da bambina, gli uffici, la fabbrica e il cane che stava tutto il giorno lì era una mascotte. Ricordo che quando passavo vedevo macchinari enormi, cunicoli che portavano verso la cabina di verniciatura, ero molto curiosa. Ricordo anche la grande passione del babbo per l'informatica, forse tra i primi negli anni '80 avemmo un computer in azienda, era un armadio enorme, realizzò anche un software per l'azienda, da autodidatta imparò tre lingue, inglese, francese e spagnolo."

Ricordi che probabilmente hanno anche gli ultimi due dipendenti storici dell'azienda, uno dei quali lavora a fianco di Viviana e che gli ha tramandato molte conoscenze. Una storia di una famiglia, ben allargata ad un gruppo di collaboratori che ha avuto un forte cambio generazionale negli anni '90 e che adesso insieme ai Magrini continua a soffiare, come il vento sulle vele, le scaffalature di Subbiano verso tutti i negozi del mondo.

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