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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'opposizione di Subbiano non si presenta in Consiglio per protesta

"Abbiamo ricevuto nel pomeriggio di venerdì 12 febbraio la convocazione per lunedì 15 di un Consiglio Comunale straordinario ed 'urgente'. Ma mancano i presupposti per farlo"

Nota da parte dei gruppi consiliari “Per Subbiano” e “Ripartire si può”. "In qualità di consiglieri di minoranza del Comune di Subbiano comunichiamo che non parteciperemo al Consiglio Comunale odierno in quanto non riteniamo valida la seduta. Abbiamo ricevuto il pomeriggio di venerdì 12 febbraio la convocazione per lunedì 15 di un Consiglio Comunale straordinario ed 'urgente' con ad oggetto la proposta della sottoscrizione di una convenzione con Capolona per la partecipazione all'avviso 'educare in comune' emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-dipartimento per le politiche e la famiglia".

"La partecipazione consentirebbe al Comune - scrivono i consiglieri di minoranza Beatrice Benelli, Giulia Mencucci, Ilario Maggini e Nicola Esposito - di avere importanti risorse (fino a 350mila euro) da investire nella scuola e nella formazione dei nostri ragazzi. Un'importante opportunità alla quale l'amministrazione avrebbe dovuto rispondere con prontezza ed efficienza ma che, di nuovo, si è dimostrata impreparata. Mancano tutti i presupposti per una convocazione 'urgente'. Stiamo parlando di un avviso nazionale che ha dato a tutti gli enti ben tre mesi di tempo per le candidature (dal 1 Dicembre 2020 al 1 Marzo 2021). L'urgenza a Subbiano è data solo dall'inefficienza di questa maggioranza che si trova a 15 giorni dalla scadenza del bando senza convenzione e senza progetto. Non ci è stata data la possibilità di fare l'attenta valutazione che l'importanza dell'iniziativa richiede, né di fare proposte. Non è chiaro nemmeno il motivo che ha portato l'amministrazione a partecipare al bando non autonomamente ma con Capolona. Inoltre, nell'ordine del giorno non è previsto il punto: 'comunicazioni, interrogazioni, interpellanze e raccomandazioni'. Riteniamo che questa sia una mancanza gravissima e lesiva degli interessi di tutti i cittadini del Comune di Subbiano. Con una pandemia in atto, un piano strutturale da sviluppare, un bilancio da fare, la gestione del personale, i problemi dell'ufficio edilizia, della polizia municipale, delle frazioni, delle associazioni, la mancanza di manutenzioni, la gestione delle scuole, il sindaco Mattesini non ha niente da comunicare? Perché non riescono a fare o perché vogliono limitare il confronto? Ma una maggioranza, c'è? Il Consiglio Comunale è l'organo in cui il sindaco è chiamato a rendere conto delle proprie scelte politiche ed amministrative ai cittadini ed a raccogliere le loro istanze che noi, quali consiglieri, siamo tenuti a portare, nel rispetto dei più elementari principi democratici. Dall'inizio della legislatura i consigli sono malgestiti, le nostre interrogazioni hanno dibattito azzerato e tempi di risposta biblici, modalità che tolgono a questo importante strumento ogni valore. Abbiamo profondo rispetto dei cittadini e non possiamo accettare passivamente che il consiglio Comunale venga così sminuito. Siamo quindi costretti a non partecipare al Consiglio comunale odierno auspicandoci che il presidente del Consiglio e il segretario comunale svolgano le funzioni di tutela e garanzia che i loro ruoli richiedono
nell'interesse di tutti".
 

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