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Rsa di Stia, Cgil: "Lavoro serrato per ricollocare le operatrici. Fondamentale il mantenimento nella comunità casentinese"

Gli anziani ospiti stanno lasciando in queste ore la residenza diretti nella Rsa di Poppi. E proprio con questa ultima struttura si è avviata una trattativa per giungere ad un accordo che permetta la salvaguardia dei posti di lavoro

La Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo sta lavorando in maniera serrata e con contatti mirati per il ricollocamento delle operatrici della Rsa di Stia altrimenti vittime della chiusura della struttura.
Gli anziani ospiti stanno lasciando in queste ore la residenza diretti nella Rsa di Poppi. E proprio con questa ultima struttura si è avviata una trattativa per giungere ad un accordo che permetta la salvaguardia dei posti di lavoro.

"Altri ospiti dovranno essere collocati in strutture diverse alle quali chiediamo di sottoscrivere accordi che tutelino le lavoratrici e il proprio salario - spiege la Fp Cgil -. Adesso l'attività dei rappresentanti sindacali della Cgil continua sul fronte dei lavoratori per i quali si sono aperte delle prospettive che dovranno trovare concretezza nei prossimi giorni".

In caso contrario la Fp Cgil di Arezzo chiederà innanzitutto la disponibilità di altre strutture che sappiano recepire il bisogno di salvaguardare le professionalità nel territorio attraverso accordi partecipativi e in ultima istanza l’apertura del tavolo di crisi alla Regione Toscana come già paventato alle autorità del territorio.

"In questo momento così delicato tutti sono chiamati a riscoprire il senso di una doverosa responsabilità nel territorio".

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