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Conferenza Permanente per la Montagna, la Toscana sceglie Caleri

Si è insediata la Conferenza Permanente per la Montagna, istituita dalla Regione Toscana come organo di cooperazione interistituzionale: il sindaco di Pratovecchio Stia Nicoló Caleri rappresenterà tutti i comuni toscani

Si è insediata giovedì scorso la Conferenza Permanente per la Montagna, istituita dalla Regione Toscana come organo di cooperazione interistituzionale: il sindaco di Pratovecchio Stia Nicoló Caleri rappresenterà tutti i comuni toscani che non fanno parte delle Unioni dei Comuni. In base alla legge regionale 34 del 2019, infatti, nella conferenza siede "un rappresentante del Consiglio per le Autonomie Locali (Cal) nominato tra i sindaci dei comuni non facenti parte di unioni di comuni". Il Cal ha nominato Caleri. 

La conferenza svolge, in particolare, le seguenti attività:
a) verifica lo stato di attuazione delle politiche regionali per i territori montani, le azioni da attivare a loro favore e le azioni di coordinamento che, a livello amministrativo, sono attivate per l’efficace perseguimento degli obiettivi;
b) promuove gli Stati generali della montagna quale momento di confronto con gli enti locali, le forze sociali, le istituzioni nazionali e comunitarie sulle politiche per i territori montani definite nel PRS.

“Voglio ringraziare il Consiglio per le Autonomie Locali e Anci Toscana per la fiducia che mi hanno dimostrato con questa nomina, che mi permetterà di lavorare con sempre maggior impegno allo sviluppo di politiche della montagna capaci di contrastare i tanti e gravi problemi dei territori montani, a partire dallo spopolamento - ha commentato Caleri - giá nella prima riunione della Conferenza ho avuto modo, insieme a tutti i miei colleghi, di focalizzare l'attenzione dell'assemblea sui vari percorsi che la Regione Toscana dovrà affrontare per tornare a valorizzare il ruolo della montagna, dalla fruizione dei servizi sociosanitari al trasporto pubblico locale; dalla modifica delle regole per la composizione delle classi scolastiche al supporto all'agricoltura e alla forestazione; dal mantenimento dei servizi postali e bancari alla messa a valore delle componenti naturalistiche, dalla lotta al dissesto idrogeologico a quella per il mantenimento dei presidi commerciali. L'elenco è davvero molto lungo e ogni punto rappresenta una grande sfida, ma nello svolgimento del mio ruolo cercherò di mantenere sempre al centro del dibattito il tema della creazione del lavoro. Lo spopolamento della montagna, problema non più solo minaccioso, ma dilagante, e sicuramente è anche il prodotto della diminuzione dei servizi o delle difficoltà di spostamento, ma è sopratutto frutto della bassa disponibilità di posti di lavoro. Ricreare lavoro in montagna, questa è davvero la grande e decisiva sfida che ci aspetta, e metterò tutte le mie energie nel perseguire questo risultato unendo al nuovo ruolo in Conferenza Regionale quello che già rivesto nella Commissione della Montagna di ANCI Nazionale, dove rappresento i comuni montani toscani. È una battaglia difficile, ma la combatterò con tutto l'entusiasmo e le risorse di cui sono capace, assieme ai tanti amministratori lottano per difendere i nostri territori e la ricchezza in essi contenuta”.

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