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Così i secolari alberi di Sasso Fratino diventano patrimonio dell'Umanità

Nel corso della serata verrà presentato anche un documentario, realizzato da Carlo Bresciani, dedicato alla storia di Sasso Fratino.

Sasso Fratino e le Foreste vetuste del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi si presentano a Bologna il 14 dicembre

Le foreste vergini, quelle mai toccate dall’uomo, sono sicuramente impossibili da trovare in un continente a così antica colonizzazione come l’Europa. Per fortuna esistono, anche se molto rari e localizzati, lembi di antiche foreste, che oggi vengono definite più tecnicamente vetuste, che hanno mantenuto l’aspetto e la bellezza primordiale. 

Per apprezzarle e riconoscere è necessario mettere da parte tutto quello che è un luogo comune per valutare un bosco: alberi sani, tutti ordinati e con tronchi perfetti, sottobosco appena accennato, pochi alberi morti a terra e rami secchi e deperimenti. Il bosco vetusto è sinonimo di vecchiaia e rinnovazione. Il legno morto, o meglio la necromassa, è alla base della vita di migliaia di specie di orgasmi vegetali e animali che creano le condizione per il rigoglio della foresta.

Natura e persone straordinare hanno permesso di trovare nelle foreste tra Romagna e Toscana queste selve primordiali e così dopo anni di ricerca e conservazione Sasso Fratino, la riserva simbolo del Parco, è divenuta, assieme ad altre foreste europee, patrimonio dell’Umanità.

Il Parco nazionale, in collaborazione con il reparto Carabinieri per la Biodiversità di Pratovecchio, si è adoperato fin da subito per divulgare i valori del riconoscimento. E’ nata una pubblicazione “Le Foreste vetuste, Patrimonio dell’Umanità” scaricabile online o acquistabile presso gli uffici e i centri visita del Parco.

E' stato inoltre realizzato un video dedicato a Sasso Fratino nelle sue quattro stagioni che verrà presentato a Bologna, nell'ambito di un evento dedicato interamente al riconoscimento Unesco delle foreste vetuste del Parco nazionale. L'evento si terrà a Bologna, presso il Cinema Lumière, il 14 dicembre. 

Le immagini delle foreste del Casentino

Alberi secolari di Sasso Fratino

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