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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Spinelli: "Ente senza guida da un anno. Basta ritardi"

Il Parco è ormai da un anno senza presidente, direttore e di fatto privato degli organi gestionali

"Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Falterona e Campigna è da oltre un anno abbandonato a sé stesso".

A prendere posizione è la consigliera regionale Serena Spinelli, esponendete del centrosinistra che entra nel vivo della ormai annosa questione riguardante la nomina di una nuova guida per l'ente che si estende su due Regioni, Toscana ed Emilia Romagna, in tre ambiti provinciali (Arezzo, Firenze, Forlì-Cesena) e undici Comuni: Londa e San Godenzo (Firenze), Chiusi della Verna, Bibbiena, Poppi, Pratovecchio e Stia (Arezzo), Bagno di Romagna, Santa Sofia, Premilcuore, Portico - San Benedetto e Tredozio (Forlì-Cesena).

"Il presidente, dopo un mandato di cinque ha infatti cessato il suo incarico lo scorso 4 agosto. Risulta vacante anche il posto di direttore, incarico scaduto a gennaio, che tra le proprie funzioni ha anche quella di responsabile del personale dipendente dell'ente. Anche la giunta esecutiva non è stata ancora ricostituita e il consiglio del Parco risulta di fatto sospeso e privo di un’adeguata rappresentanza dei territori”.

In pratica il Parco, nonostante l’impegno della struttura amministrativa, dei dipendenti e dei facenti funzione per le figure vacanti, risulta di fatto bloccato e compromesso nella propria missione.

“Un ritardo grave e non giustificabile, e un danno per il territorio e la collettività – prosegue Spinelli - considerando che il Parco rappresenta un patrimonio prezioso in termini ambientali e naturalistici e un elemento importante per la valorizzazione dell’intero territorio di riferimento. E' stato inoltre negli anni un interlocutore istituzionale fondamentale per le realtà locali, un riferimento di salvaguardia ambientale e di propulsione culturale, sociale ed economica. L’Ente Parco deve quindi tornare quanto prima a svolgere pienamente le funzioni attribuitegli e per farlo è necessaria la completa ridefinizione del quadro amministrativo e gestionale”.

Sul territorio non mancano le proteste. Tra queste il gruppo consiliare di minoranza “Centro Sinistra per Londa” ha inviato una lettera al Ministero dell’Ambiente (MATTM), a una serie di istituzioni e ai relativi rappresentanti nazionali e regionali, per sollecitare ulteriormente le nomine e ribadendo le forti criticità causate dal perdurare della situazione di stallo.

“Anche a seguito di questa iniziativa – conclude Spinelli - ho presentato una mozione per impegnare la giunta regionale ad attivarsi nei confronti del ministero dell’Ambiente e in tutte le sedi opportune con ogni azione di propria competenza al fine di sboccare la situazione di stallo e di ottenere quanto prima il rinnovo degli organi amministrativi e gestionali del Parco, quali il presidente, il direttore e la giunta esecutiva, in modo che l'Ente possa tornare nella piena operatività e a garantire le proprie funzioni”.

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