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Casentino Castel Focognano

A Castel Focognano una mostra dedicata a Leonardo

L'inaugurazione è in programma sabato 16 novembre nella sala consiliare “Sergio Bianchini” del palazzo comunale a Rassina

Nell’ambito delle celebrazioni del cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, il comune di Castel Focognano ha organizzato la mostra “Il Genio e l’Ingegno” che sarà inaugurata sabato 16 novembre alle ore 10,30 nella sala consiliare “Sergio Bianchini” del palazzo comunale a Rassina con l’intervento dello storico dell’arte Michel Scipioni. Uno degli aspetti più avvincenti dello studio di Leonardo è senza dubbio tutto ciò che nei suoi Codici si riferisce alla tecnologia, cioè alla sua opera di inventore. Considerato il precursore di quelle macchine che sono fondamento della civiltà industriale come l’aeroplano, l’automobile, il sommergibile, il treno e il robot, Leonardo sarà il protagonista della mostra che prevede una piccola rassegna di modelli realizzati in legno, delle sue più significative invenzioni: macchine civili, macchine d’acqua, macchine per il volo e macchine militari accompagnate dai disegni originali, tratti dai Codici di Leonardo, e da didascalie.

L’esposizione dei modelli di macchine è suddivisa in sezioni e le realizzazioni sono tutte opere di un artista appassionato del Genio Vinciano, il dottor Paolo Lacrimini che è riuscito a dar forma ai disegni di Leonardo e a riprodurli in scala. La mostra di carattere didattico e divulgativo illustra, attraverso pannelli esplicativi la vita e le opere dell’artista-scienziato nella sua poliedricità, che fu pittore, cartografo, architetto, ingegnere idraulico e ingegnere militare. L’allestimento e i contenuti sono a cura di Lorenzo Bartolini e di Rosetta Chianucci, l’ingresso è gratuito e rimarrà aperto a visitatori e a scolaresche tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 13 presso la sala del consiglio all’interno del palazzo comunale di Rassina fino al 20 dicembre 2019.

“E’ doveroso rendere omaggio all’artista e scienziato in questo anno di celebrazioni anche perché Leonardo è legato alla terra di Arezzo grazie alle tante ricerche e agli studi condotti, studi che hanno individuato nel paesaggio che fa da sfondo alla Gioconda quello dell’agro-aretino presso Ponte Buriano, con la Chiana che si getta nell’Arno e alle spalle i Calanchi Valdarnesi – ha dichiarato l’assessore Rosetta Chianucci –. Altre due opere testimoniano la sua forte presenza nel territorio, ricordiamo la Tavola Doria esposta per oltre un anno a Poppi e la Madonna di Camaldoli. Ci sono poi numerose mappe, da quella della Valdichiana a quella idrografica e toponomastica dell’alto Casentino che confermano la conoscenza di Leonardo per il nostro territorio nel quale rimase per la sua opera di ingegnere idraulico e militare".

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