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Casentino Montemignaio

Crisi delle imprese boschive. Il sindaco lancia l'allarme: “Intere famiglie in estrema difficoltà”

Con la nuova normativa è necessario ottenere l’ulteriore autorizzazione da parte della Sovrintendenza, una pratica molto onerosa e complessa

Le imprese del settore boschivo sono ormai in ginocchio. A Montemignaio, comune casentinese con realtà attive nel settore forestale, intere famiglie si trovano in estrema difficoltà e il sindaco Roberto Pertichini lancia l’allarme. “Con le nuove norme - spiega - ci sono troppi costi e tempi lunghi, il settore sta morendo. La sentenza del Consiglio di Stato che per le aree sottoposte a vincolo ha reso obbligatorio il parere della Sovrintendenza ha messo in ginocchio il settore”. Sono in tutto cinque le autorizzazioni richieste alle aziende che indendono operare nella manutenzione e attività di silvicoltura. "Un adempimento insostenibile - continua il sindaco - che è anche un ulteriore onere per le aziende che vivono di questa attività". Con la nuova normativa è necessario ottenere l’ulteriore autorizzazione da parte della Sovrintendenza, una pratica molto onerosa e complessa che va ad aggiungersi ad altri permessi già necessari, come quelli dell’Unione dei Comuni, dell’ufficio Ambiente della Regione Toscana e dell’Autorità idrica di ambito.

“Si tratta di un iter già lungo mesi, che ora vede i tempi allungarsi ulteriormente – ha spiegato Pertichini – ogni giorno i cittadini vengono da me per rendermi partecipe delle grandi difficoltà che stanno vivendo e del serio rischio che il settore muoia con un danno enorme non solo per la nostra economia, ma anche per la sicurezza del territorio dal punto di vista dell’assetto idraulico, idrogeologico e di fruizione dell’area da parte delle persone. Ringrazio il capogruppo di maggioranza nel Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli per essersi preso a cuore la questione, Anci Toscana e tutti quelli che stanno cercando di fare qualcosa, come primo cittadino non posso abbassare l’attenzione, devo insistere tenendo i riflettori accesi sul problema, chiedendo che si vada verso una semplificazione, con tempi più corti, meno burocrazia e un taglio dei costi, per far respirare la nostra economia ma anche per salvare i nostri boschi”

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