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Noccioleto e bacino d'accumulo irriguo nella Valle delle Piagge. Il comitato: "Difendiamo il territorio"

Nelle scorse settimane un'azienda agricola aveva presentato ricorso al Tar contro tali opere. Il tribunale lo ha respinto. Comitato: "Siamo allibiti, avanti con le nostre azioni di tutela"

Allibiti. Così i membri del comitato La Valle delle Piagge si sono sentiti dopo aver appreso la decisione stabilita dal Tar di Firenze e riguardante le opere poste in essere in un'area della piana di Cincelli. Il tribunale amministrativo, il 10 settembre, non ha accolto il ricorso presentato nelle scorse settimane da un’azienda agricola del territorio e riguardate gli interventi che porteranno alla creazione di un noccioleto e di un bacino di accumulo ad uso irriguo. 

La vicenda, come noto, è tornata a catturare l’attenzione di cittadini, imprenditori e membri del comitato La Valle delle Piagge dopo la comparsa di mezzi pesanti e escavatori in prossimità dell’area che, nel 2019, venne salvata da un destino che l’avrebbe trasformata in un sito per l’estrazione di inerti. “Durante il lockdown - hanno a più riprese raccontato residenti della zona - abbiamo assistito all’avvio dei lavori che, secondo quanto attestato nel progetto, consultato solo dopo molte richieste, culminerebbero con la realizzazione di un noccioleto e di un bacino di accumulo ad uso irriguo. Il tutto a una manciata di metri di distanza da Vignoli area che, secondo quanto riconosciuto dalla Regione dopo le tante battaglie poste in essere, è stata esclusa dal piano cave”. I timori di chi qui vive sono da rintracciare proprio in questo antefatto.

“Ci chiediamo per quale ragione sia stato necessario procedere con un progetto di questa portata e perché la cittadinanza non sia stata informata adeguatamente nonostante le occasioni di farlo”. In molti, comitato in primo luogo, si sono interrogati circa la validità dell’impatto ambientale di questa impresa che, per ovvie ragioni, è destinata a modificare il territorio della piana di Cincelli. "L'azienda ha scelto di percorrere questa strada per salvaguardare la propria attività e la qualità della propria produzione- spiegano dal Comitato - Apprezziamo la sensibilità dimostrata ma noi continuiamo a guardare avanti. I pareri di esperti geologi che abbiamo consultato sono molto chiari e tecnicamente documentati e non sono affatto rassicuranti circa questo progetto di 'invaso' ad uso irriguo. Proseguiamo incessantemente e senza sosta a portare avanti le nostre azioni affinché il territorio venga tutelato. Ci aspettiamo la collaborazione delle istituzioni che più volte si sono spese in parole di salvaguardia paesaggistica e ambientale. Siamo allibiti perché onostante gli sforzi posti in essere per richiedere l'attenzione delle istituzioni, nonostante si parli di tutela dell'ambiente della bellezza del paesaggio, nonostante le tante iniziative, non abbiamo ricevuto risposte. Siamo fiduciosi nelle istituzioni e siamo determinati ad andare avanti con tutte le azioni in nostro possesso. Rinnoviamo fiducia nella legge e siamo certi che le autorità competenti svolgeranno il proprio compito al meglio".

Nella foto: L'area dove sorgerà il noccioleto prima degli interventi

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