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Fusione Capolona Subbiano, progetto legge al vaglio della Regione

La prima Commissione del Consiglio Regionale Toscana ha preso in esame il Progetto di Legge “Santini – Biondini – Maggini” per la Fusione dei Comuni di Subbiano e Capolona. Il progetto di legge è stato presentato formalmente in Commissione...

La prima Commissione del Consiglio Regionale Toscana ha preso in esame il Progetto di Legge “Santini – Biondini – Maggini” per la Fusione dei Comuni di Subbiano e Capolona.

Il progetto di legge è stato presentato formalmente in Commissione dall’avvocato Andrea Santini ed ha ricevuto il plauso trasversale di esponenti PD M5S e persino Lega Nord.

La legge si propone di far nascere il Comune Unico dal 1.07.2017 ed propugnata dal Comitato per la Fusione dei Comuni, nato spontaneamente dall’interesse di un gruppo di cittadini locali, che ha raccolto – a tempo record in 20 giorni nello scorso agosto – le firme di 1703 abitanti dei due Comuni, poi depositate e positivamente verificate dalla Regione.

Discordanti le opinioni dei sindaci dei due comuni anche essi convocati dalla Commissione: Ciolfi per Capolona si espresso a favore della fusione, ricordando che in tal senso si era già pronunciato il Consiglio Comunale all’unanimità; De Bari per Subbiano ha invece affermato di esser contrario alla fusione in quanto del comitato promotore fa parte Ilario Maggini (ex Sindaco di Subbiano per 2 mandati, ex Vicesindaco dello stesso De Bari ed ora consigliere di opposizione) e quindi ritiene l’iniziativa come un attacco contro la sua amministrazione.

Non di meno la Prima Commissione ha dato il via alla discussione del progetto di legge che terminerà, presumibilmente entro il marzo 2017, con il referendum nel quale i cittadini dei due paesi saranno chiamati ed esprimere la loro volontà.

“Seppur stupefatti dalle dichiarazioni di De Bari” commenta il Portavoce del Comitato per la Fusione Flavio Biondini “siamo molto soddisfatti del nostro risultato e non possiamo che ringraziare i cittadini che hanno creduto ed appoggiato il nostro progetto, nonostante la campagna di disinformazione e diffamazione che era stata proposta nei nostri confronti da altri comitati ed esponenti politici locali. Ora attendiamo che la Regione dia il via al confronto democratico in sede referendaria”

Quanto all’altro comitato promotore “I Mille della Garibaldi” di Elena Iannattone il progetto di legge di fusione dagli stessi promulgato appare giunto ad un nulla di fatto, non essendo state reaccolte firme in un numero sufficiente per la presentazione in Regione.

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