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Capolona, Pasqui: "La Tari aumenta del 7% per il metodo Arera, pronte alcune agevolazioni"

Per fronteggiare comunque questi aumenti e per far fronte alla situazione di difficoltà economica post covid il comune ha comunque approvato alcune delibere “paracadute”

Un aiuto concreto sulle tariffe Tari. Ad annunciarlo è il Comune di Capolona che ha intanto intrapreso una battaglia facendosi capofila di un ricorso al Tar contro l'applicazione del metodo Arera per il calcolo delle tariffe dei rifiuti.

In questi giorni il Comune di Capolona ha approvato in consiglio comunale le tariffe della Tari del 2021 che purtroppo prevedono un aumento del 7% rispetto al 2020 a causa del nuovo calcolo previsto dal metodo Arera che penalizza notevolmente gli enti locali. "Nel corso di questi primi tre anni le nostre tariffe - commenta l’assessore Pasqui - sono state calmierate trovando fondi interni, insieme al potenziamento ed incremento della raccolta differenziata , questo era un modo per premiare i cittadini per aver contribuito a far crescere la differenziata sopra il 70%. Nessun comune della provincia negli ultimi anni è riuscito a bloccare o addirittura a diminuire la Tari come il nostro nonostante i rincari del gestore."

Ma il metodo Arera cambia le carte in tavola. "Purtroppo il 2021 ci vede obbligati e costretti ( per la salvaguardia dei bilanci comunali)  ad aumentare le tariffe e per questo abbiamo aperto una battaglia legale contro il metodo Arera applicato dall’Ato sud e per il quale il nostro comune ha intrapreso un ricorso al Tar insieme ad altri enti della provincia e della Toscana."

"Un metodo di calcolo che non è più calibrato sul singolo comune - spiega ancora Pasqui - un metodo che non tiene più conto della raccolta differenziata (anzi sembra disincentivarla, il nostro comune ha ricevuto solo 12 mila euro di bonus per RD nel 2021 ) un metodo che così come è stato interpretato e calcolato spalma sui comuni i costi interi del gestore in ambito complessivo Ato. Per salvaguardare gli equilibri finanziari ed economici del gestore si vanno ad aprire le tasche dei cittadini, senza neppure rendersi conto che aumentare le tariffe dopo la pandemia che ha aggravato l’economia è un ulteriore beffa. Per fronteggiare comunque questi aumenti e per far fronte alla situazione di difficoltà economica post covid il nostro comune ha  comunque approvato alcune delibere “paracadute”.

Le agevolazioni previste

Una somma di 52.000 euro circa, proveniente dal trasferimento ministeriale, sarà totalmente utilizzata per agevolare la Tari delle attività non domestiche che sono state duramente colpite dal covid ( bar – ristoranti-pizzerie –parrucchieri – artigiani – industrie). Le riduzioni concesse saranno del 40%, 25% e 15% sull’intero tributo in base al periodo di chiusura forzata. Invece alle famiglie in situazioni difficili sarà concessa una riduzione pari al 50% sull’intero importo dietro una richiesta da effettuarsi entro il 30 settembre alla quale dovrà essere allegata attestazione ISEE con valore non superiore ad euro 18.000. Il fondo per questo intervento sarà di circa 25 mila euro.

"Non è molto - conclude Pasqui - il nostro intento era ed è quello di premiare chi meno inquina ma ad oggi con queste normative non ce lo permettono. Speriamo con questi interventi di poter venire incontro alle difficoltà della popolazione e compensare in parte gli aumenti previsti da Arera."

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