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Tullio Solenghi a Monte San Savino, a Bibbiena va in scena La signorina Else

Doppio appuntamento della Rete teatrale aretina, mercoledì 10 spettacolo a Bibbiena e giovedì 11 a Monte San Savino. TEATRO DOVIZI DI BIBBIENA Nata/Fondazione Toscana Spettacolo Onlus Con il nuovo anno prosegue la stagione del Teatro Dovizi...

Doppio appuntamento della Rete teatrale aretina, mercoledì 10 spettacolo a Bibbiena e giovedì 11 a Monte San Savino.

TEATRO DOVIZI DI BIBBIENA

Nata/Fondazione Toscana Spettacolo Onlus

Con il nuovo anno prosegue la stagione del Teatro Dovizi di Bibbiena mercoledì 10 gennaio alle ore 21.15 con lo spettacolo La signorina Else, di Arthur Schnitzler, con Lucrezia Guidone e Martino D’Amico. Una produzione Associazione Teatrale Pistoiese e Compagnia

Dopo il successo riscosso con Il ritorno di Casanova, Federico Tiezzi prosegue il suo lavoro di ricerca sul grande scrittore austriaco. Risalente al 1924, la novella La Signorina Else è un testo mirabile, tutto incentrato sul battito tumultuante dei pensieri che si affollano e scontrano nella mente di Else, l’adolescente ‘altera’, vivida e appassionata, su cui incombe una catastrofe familiare.

Else è una bella e virtuosa fanciulla, percorsa dai primi turbamenti sessuali, che viene presa in contropiede dalla richiesta dei genitori che necessitano di una grossa somma di denaro. È la madre stessa che, con cinismo atroce, in una lettera dal tono mellifluo e patetico, invita la figlia a vendersi per salvare l’onore della famiglia. L’unico modo per ottenere il denaro è infatti chiederlo a un ricco conoscente che da tempo la corteggia e che si trova con lei in vacanza a San Martino di Castrozza. Tutto il testo vive delle reazioni di Else a questa sordida richiesta.

L’autore impiega in questo racconto la tecnica del monologo interiore, il flusso di coscienza, attraverso il quale i pensieri e le contraddizioni del personaggio e della societàin cui si muove vengono alla luce con straordinaria potenza. Un testo di spietata radiografia di una società corrotta fin nel nucleo familiare che, invece di proteggere i suoi figli, li immola senza pietà: una vera e propria tragedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta solo ai propri istinti e ai propri falsi valori, cinicamente pronta a sacrificare una giovinetta sull’altare del dio denaro. Schnitzler fonde in uno strepitoso, vibrante monologo interiore le fantasticherie, le paure, l’orgoglio adolescenziale e le vere e proprie allucinazioni a cui l’incresciosa situazione spinge la fanciulla, fino a portarla al suicidio. Con tecnica magistrale l’autore la viviseziona davanti a noi, offrendocela nelle sue più riposte oscillazioni psichiche, in una simultaneità di impulsi e contro impulsi che la portano al delirio.

Il testo si inserisce nel clima della grande cultura viennese della finis Austriae, pervasa da scoperte artistiche che ne faranno il luogo di nascita della musica moderna (Strauss, Schönberg, Berg, Webern). È anche il momento in cui i pittori Gustav Klimt e Egon Schiele rappresentano quella stessa società attraverso opere che impietosamente la inchiodano al suo splendido decadimento. Info e prevendite:

INGRESSO UNICO € 11 - ABBONAMENTO € 70

TEATRO VERDI DI MONTE SAN SAVINO

Officine della Cultura/ Fondazione Toscana Spettacolo Onlus Riprende giovedì 11 gennaio alle ore 21.15 al Teatro Verdi di Monte San Savino la stagione in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus con TULLIO SOLENGHI in scena lo spettacolo DECAMERON un racconto italiano in tempo di peste. Una produzione Teatro Pubblico Ligure

Tullio Solenghi restituisce la lingua originale di Giovanni Boccaccio rendendola accessibile e comprensibile come fosse un testo contemporaneo. Uno spettacolo divertente e colto per tutti, dove si affrontano sei tra le più note novelle: Chichibio e la gru, Peronella, Federigo degli Alberighi, Masetto di Lamporecchio, Madonna Filippa, Alibech. “Il nostro lavoro non è stato attualizzare Boccaccio, ma conservarne e curarne il suo essere contemporaneo, non trasferirlo nel nostro tempo, ma mantenerlo contemporaneo a noi. Boccaccio ha il merito di aver elaborato il primo grande progetto narrativo della letteratura occidentale, inserendo i cento racconti in un libro organico capace di rappresentare la varietà e la complessità del mondo. A tutti è concessa una storia, dai re agli operai.

Info e Prevendite

Monte San Savino: Ufficio Informazioni Turistiche, Piazza Gamurrini 22 (c/o Il cassero) tel. 0575 849418

Arezzo: Officine della Cultura – via Trasimeno 16, tel. 0575 27961

Rete Teatrale Aretina – via Bicchieraia 34, tel. 0575 1824380

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