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Soci, chiude la filiale di Bper Banca. Il sindaco: "Le zone interne non possono essere considerate di serie B"

Vagnoli: “E' ora di dire basta alla centralizzazione dei servizi. Urgente un ripensamento”

Il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli interviene dopo aver appreso la notizia della chiusura della filiale di Soci di Bper Banca, prevista per il giorno 24 marzo 2023.

“Ho appreso di questa chiusura dai giornali come tutti i cittadini. Sono voluto intervenire immediatamente sia presso gli agenti di zona (che ovviamente non hanno colpe), che presso i vertici stessi della banca. Al di là delle spiegazioni ricevute, ovvero le famose direttive sulla riduzione del numero delle filiali emanate dalla Banca d’Italia e prima ancora dalla BCE, credo che il discorso sia più ampio e importante e riguarda proprio le zone come le nostre ovvero aree interne parzialmente montane, che stanno progressivamente invecchiando e con difficoltà di collegamenti viari. Accogliendo il sentimento e i disagi soprattutto di persone più anziane e delle attività commerciali, ho voluto portare il mio dissenso verso questa modalità di operare.

Ho parlato apertamente di un vero disservizio viste le situazioni specifiche delle nostre comunità. Non possiamo sempre agire in base ai numeri e alle stime. Quanto si conta, dobbiamo far contare le persone e la loro dignità. Ho chiesto pertanto la possibilità di lasciare aperto magari qualche giorno a settimana almeno uno sportello così da non sottrarre a cittadini più anziani e attività commerciali questo servizio primario ed essenziale. Non so se questa mia formale richiesta potrà essere accolta ma certamente non mi fermerò.

Come istituzioni stiamo investendo in maniera importante su tanti servizi di qualità per i nostri cittadini e grazie a questa opera instancabile e costante, i nostri territori, nonostante i disagi naturali, stanno diventando luoghi molto accoglienti e vivibili, dove c’è lavoro e la qualità della vita alta. Ma questo nostro sforzo va sostenuto e quindi anche banche eccetera dovrebbero iniziare a cambiare mentalità, investendo su queste zone interne che stanno dimostrando di saper valorizzare la propria specificità rendendola una bella unicità.

Penso alle istituzioni superiori che hanno iniziato questa tendenza sempre pressante di accentrare lasciando la periferia sguarnita. Classificare i cittadini per importanza geografica credo sia molto pericoloso oltre che eticamente inaccettabile. Attraverso Anci Toscana di cui faccio parte e collaboro attivamente mi muoverò verso i tavoli politici più alti perché ritengo urgentissimo un ripensamento su questo tipo di pianificazione futura dei servizi, soprattutto perché i nostri sono invece territori dove si vive bene e dove noi istituzioni locali stiamo investendo per aumentare la qualità dei servizi."

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