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Panificio Masetti: 70 anni di storia in 4 generazioni. La targa del sindaco

Il dolce più significativo sono senz’altro le ciambelle della Mea

Il sindaco Filippo Vagnoli, accompagnato dagli assessori Daniele Bronchi e Francesca Nassini, si è recato a portare una targa per gli oltre 70 anni di attività al panificio Masetti, nel centro storico di Bibbiena. Ad accoglierli c’erano il titolare Marco, i figli e la moglie, in mezzo alle loro creazioni frutto di impegno, sacrificio e cura verso un luogo diventato quasi un monumento al lavoro. Da quattro generazioni questo forno rappresenta un punto di riferimento per i bibbienesi, ma anche per i tanti turisti che lo considerano al pari di un piccolo museo. In effetti dentro questo forno, luogo del lavoro e della vita per eccellenza, c’è tantissima storia, quella di un paese che è cresciuto tra mille difficoltà e che ha resistito in ogni modo al passare del tempo.

Il sindaco Vagnoli ha dichiarato: “Marco e il figlio sono gli uomini del futuro, proprio perché hanno saputo accogliere in loro la tradizione e portarla avanti con coraggio e rispetto. Dobbiamo tanto a persone come Marco che, nonostante le difficoltà, si sono fatti interpreti del nuovo, senza mai perdere la memoria del passato. Il riconoscimento che abbiamo voluto riconoscere è una piccola cosa rispetto a quello che loro stanno facendo, ma è il nostro grazie per esserci ancora e per donarci ancora il pane della vita, ma anche dei valori”.

Daniele Bronchi, Assessore alle attività produttive ha aggiuntto: “Sono questi gli esempi che vogliamo portare avanti, perché sono loro che sostengono la nostra micro economia e i nostri piccoli centri. Un mestiere duro, quello del fornaio, eppure così importante da diventare il fulcro di una cittadina. Un grazie a coloro che come Marco e adesso suo figlio, portano avanti un’antica tradizione in pieno centro storico”.

Il forno Masetti ha aperto i battenti nel 1945, una data particolare per Bibbiena e l’Italia intera. Dopo la morte del padre tocca a marco, prendere in mano l’attività. Era il 1986 e fino a lì erano state due donne a “resistere” e continuare a fare il pane per la comunità ovvero la madre e la zia. Per questo Marco dice “Le donne sono fondamentali nella mia vita e in quella di questa attività”. Un bel riconoscimento che ci porta una carezza in un tempo di violenza. Il pane Masetti ha ancora il timbro di tanto tempo fa, chi lo acquista e lo mangia si porta dentro la bellezza di una storia infinita, di un impegno mai spento, di sacrifici e ricerca della qualità.

Cambia impasto a seconda del clima.

La particolarità di questo forno è che si trovano ancora dolci la cui origine ormai si perde nella notte dei tempi. Queste creazioni seguono ricette che Marco, giustamente, non rivela a nessuno.  Anche questo è un tesoro che adesso, con il figlio, stanno cercando di recuperare, mettendo insieme i fili della memoria e del sapere. Il dolce più significativo sono senz’altro le ciambelle della Mea. Come sono fatte nessuno può saperlo, ma sono buonissime e si portano dietro 45 anni di passione.

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