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Il dottor Vagnoli va in pensione, il sindaco (e nipote) gli consegna la targa

Un impegno lungo 39 anni quello del dottor Vivaldo Vagnoli, amatissimo medico di famiglia di Bibbiena che in questi giorni sta salutando i suoi pazienti e la comunità per la pensione

Questa mattina il dottor Vagnoli ha ricevuto una targa dal sindaco (e nipote) Filippo Vagnoli. Emozione e affetto hanno caratterizzato questo incontro con il quale il sindaco ha ringraziato, attraverso Vivaldo, tutti i medici di famiglia che si sono impegnati con professionalità, ma soprattutto con il cuore, durante la pandemia. Ecco le sue parole: “Questa targa per me significa molto. I legami di affetto sono importanti nella nostra vita e ancora di più lo è mio zio Vivaldo. Ma attraverso di lui vorrei ringraziare tutti i medici che durante la pandemia hanno dato loro stessi non solo come professionisti. Perché le storie di queste persone si somigliano tutte nel senso che i medici sono stati e sono indispensabili per le famiglie, per le persone sole, per chi stava male. I medici del nostro territorio sono stati un aiuto encomiabile dentro la società, dentro le nostre case, spesso rischiando personalmente. Ma nessuno di loro si è tirato indietro e questo ci ha aiutato a rimanere più uniti e più forti”. 

Vivaldo, emozionato e fiero ci ha raccontato così la sua storia: “Ho fatto il medico partendo da una famiglia povera. Certamente ero predisposto e la vita che ho fatto lo ha dimostrato, ma facendo questo percorso volevo dimostrare qualcosa a me stesso. Ma la mia provenienza è stata importante per me perché in tutti gli anni di lavoro ho sempre cercato di aiutare chi era più debole, più povero ed è questo che lascio, credo e spero ovvero l’amore per l’altro. I miei pazienti sono sempre stati anche amici. E questo mi ha portato ad un impegno spesso importante soprattutto durante la pandemia. Non volevo lasciare indietro nessuno ed è stata davvero dura. Per dare il meglio ho sempre cercato di aggiornarmi il più possibile e non rimpiango nulla, neppure le dure esperienze del passato, Tutto nella vita mi ha insegnato qualcosa e mi ha portato ad essere ciò che sono”. 

Vivaldo ha salutato la giunta e il nipote dicendo: “Sono fiero di essere qui e di aver ricevuto questa targa per il lavoro svolto, ma ancora più orgoglioso di un nipote al quale credo di aver lasciato in eredità l’attenzione per il prossimo soprattutto quando questo prossimo è più fragile e il mio sorriso. La forza interiore viene solo dan lì”. 

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