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Fusione Ortignano Raggiolo-Bibbiena, il comitato del No: "Ci mobiliteremo per evitarla"

"Come Comitato del No alla fusione dei Comuni di Ortignano Raggiolo e Bibbiena - delegazione di Ortignano Raggiolo abbiamo deciso di uscire con il presente comunicato per portare a conoscenza dei cittadini di Ortignano Raggiolo, Bibbiena e di...

"Come Comitato del No alla fusione dei Comuni di Ortignano Raggiolo e Bibbiena - delegazione di Ortignano Raggiolo abbiamo deciso di uscire con il presente comunicato per portare a conoscenza dei cittadini di Ortignano Raggiolo, Bibbiena e di tutto il Casentino circa quanto accaduto nell’audizione di mercoledì 11 luglio avvenuta presso la Prima Commissione (Affari Istituzionali) del Consiglio Regionale della Toscana poiché quanto emerso nei giorni scorsi non rende bene il clima che si è respirato in quella sede".

La nota integrale

Il Comitato del NO, rappresentato da Emanuele Ceccherini ed Andrea Giovannuzzi, è stato audito dopo i sindaci interessati, Bernardini e Pistolesi e dopo l’Unione dei Comuni Montani del Casentino rappresentata, in quella sede, dai sindaci di Poppi, Carlo Toni e di Chiusi della Verna, Giampaolo Tellini.

La sensazione al nostro ingresso in commissione è che nei due precedenti colloqui la tensione fosse stata altissima. Pare che il consigliere della Lega Marco Casucci abbia incalzato Bernardini e Pistolesi in quanto vi erano palesi e fondati dubbi sul fatto se, e come, fosse stato effettuato tra la popolazione il percorso partecipativo previsto anche dalla normativa regionale relativa alle fusioni. A detta dei consiglieri regionali di opposizione i due sindaci, arrampicandosi sugli specchi, hanno parlato di fantomatici incontri con la popolazione effettuati nel comune di Bibbiena. Peccato che nella delibera di consiglio sia ben evidenziato “che, in considerazione degli incontri, delle riunioni, delle presentazioni e delle varie forme di comunicazione compiute nel tempo e nelle varie fasi che hanno portato al referendum consultivo del 29/30 ottobre 2017 nonché del rianimato dibattito per la riproposizione della fusione fra Bibbiena e Ortignano Raggiolo fin qui svoltisi, può senza dubbio dirsi già avviato il processo partecipativo tendente ad informare e coinvolgere in maniera attiva la popolazione delle comunità, le forze politiche locali, le organizzazioni sindacali, le associazioni ed ogni altra forza rappresentativa degli interessi locali, riguardo ai contenuti del progetto di fusione fra i due Comuni, in modo da fornire ai cittadini tutti gli elementi per una scelta condivisa e consapevole e rendere concretamente realizzabile il progetto stesso” …della serie: lo abbiamo già fatto. Il sindaco Pistolesi ha sbandierato invece il consiglio aperto dello scorso marzo, peraltro richiesto “aperto” dai consiglieri contrari alla fusione Giovannuzzi e Mucci.

I due rappresentanti dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino invece, forti di un documento firmato da tutti gli altri sindaci facenti parte dell’Unione escluso ovviamente Pistolesi, hanno invece espresso le loro perplessità circa le difficoltà che porterebbe la fuoriuscita anche di Ortignano Raggiolo dall’Unione. I comuni del Casentino, esclusi Bibbiena e Pratovecchio, infatti alla costituzione dell’Ente presero in carico tutti gli onori e gli oneri di quanto tutto ciò comportasse. La fusione di Stia e Pratovecchio portò poi via un altro tassello alle risorse della neonata Unione e pertanto la fuoriuscita anche di Ortignano Raggiolo andrebbe a minare in maniera irreversibile e definitiva l’opera di programmazione dell’Ente che in questo momento ha tra i sui dipendenti anche quelli della Ex Comunità Montana del Casentino (circa 110) di cui al tempo facevano parte anche Subbiano, Capolona, Bibbiena, Stia e Pratovecchio.

Nel nostro colloquio con la Commissione oltre a portare a conoscenza dei consiglieri le nostre ovvie rimostranze (a tal proposito alleghiamo il documento depositato agli atti) siamo stati interrogati proprio sul percorso partecipativo effettuato dall’amministrazione di Ortignano Raggiolo. Ovviamente abbiamo fatto presente come il consiglio di marzo fosse stato richiesto “aperto” dai consiglieri contrari Giovannuzzi e Mucci e che in quella sede fossero intervenuti principalmente cittadini contrari alla fusione, nonché furono annunciate le oltre 100 firme che erano state raccolte tra gli elettori contrari a proseguire sul percorso di fusione.

All’uscita la sensazione era quella che nella Commissione vi fosse una forte perplessità riguardo il percorso partecipativo che le due amministrazioni avrebbero dovuto prevedere e che evidentemente non è stato previsto. La votazione si è conclusa con l’astensione di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e 5 Stelle e con il “sorprendente” parere favorevole del PD.

La riflessione che ci viene alla mente a questo punto è capire la motivazione che ha portato la maggioranza a mandare avanti questo percorso nonostante le evidenti contraddizioni evidenziate. Sette Sindaci dell’Unione, peraltro tutti eletti nelle fila del centro sinistra, dubbiosi per non dire contrari, il PD di Bibbiena che con un comunicato dei giorni scorsi si dichiarava contrario, il comitato del NO portatore di 106 firme indirizzate alla maggioranza di Ortignano Raggiolo e il PD regionale che fa? …va avanti come un treno con la malaugurata fusione.

La domanda che viene spontanea è: cosa c’è dietro questa operazione? Perché la maggioranza in Regione, con un comportamento masochista per non dire suicida disattende in maniera evidente il proprio elettorato sul territorio? Su quale altare viene sacrificato il piccolo comune di Ortignano Raggiolo? Forse dietro l’annullamento della comunità di Ortignano Raggiolo c’è l’ennesimo scontro intestino all’interno del PD?

Se, prevedibilmente, il Consiglio Regionale si esprimerà favorevolmente a proseguire con il percorso di fusione tra i comuni di Ortignano Raggiolo e Bibbiena, il Comitato del NO promuoverà ogni iniziativa utile e necessaria volta a tutelare il mantenimento del Comune di Ortignano Raggiolo e la sua autonomia amministrativa attraverso la partecipazione attiva della comunità locale e in particolare s’impegnerà a organizzare campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica nonché a coordinare la propria azione con quella di altri comitati e associazioni che a livello locale perseguono analoghe finalità.

Comitato del NO alla fusione dei Comuni di Ortignano Raggiolo e Bibbiena

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