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Condannato per maltrattamenti interrompe la terapia di recupero: casentinese in carcere

Sono stati i carabinieri di Bibbiena, nei giorni passati, ad arrestare e trasferire in carcere un uomo di 56 anni residente a Rassina.

Era stato condannato dopo la denuncia della ex compagna che, dopo anni di sopportazione, si era rivolta ai carabinieri per mettere fine a quella situazione di continue violenze e maltrattamenti.
Al termine del processo lui era stato riconosciuto colpevole ma era riuscito ad ottenere Tribunale di Sorveglianza di Firenze l’affidamento in prova ai servizi sociali con l'obbligo di seguire una terapia per risolvere i problemi con l'alcol e il divieto tassativo di avvicinarsi alla compagna.

Sono stati i carabinieri di Bibbiena, nei giorni passati, ad arrestare e trasferire in carcere un uomo di 56 anni residente a Rassina.
L'uomo nel 2016 era stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti e violenze commesse contro la compagna. Nonostate la concessione delle misure alternative alla detenzione il casentinese, secondo quanto riscontrato dai militari, avrebbe interrotto il programma terapeutico che gli era stato imposto per curare la sua dipendenza dall’alcool.

Per questa ragione il giudice gli ha revocato immediatamente la concessione della misura alternativa.

I carabinieri di Rassina lo hanno, quindi, arrestato e condotto al carcere di Arezzo dove dovrà scontare la pena di un anno, cinque mesi e venti giorni di reclusione.

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