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"Un centro musicale intitolato al grande Gianpiero Taverna"

L'appello di Giorgio Renzi a due mesi dalla scomparsa del grande maestro casentinese

"A due mesi dalla morte di Gianpiero Taverna, rivolgo un invito ai sindaci del Casentino". Attacca così una proposta di Giorgio Renzi a proposito della scomparsa, avvenuta nei primi giorni dello scorso ottobre, del grande direttore d'orchestra, illustre studioso ed esecutore di musica contemporanea. Il 7 ottobre scorso nell'Auditorium Berretta Rossa di Soci si è anche tenuta una commemorazione ufficiale del maestro. E nell'occasione, per la prima volta, quella proposta è stata avanzata, "Non sarebbe male se l'amministrazione comunale - aveva detto Renzi - assieme e in accordo con la famiglia, si facesse promotrice di un centro musicale a lui dedicato, raccogliendo i suoi lavori, i suoi scritti, le testimonianze ed i documenti sulla sua attività di direttore d'orchestra e conoscitore profondo della musica e valorizzatore della musica contemporanea e innovatrice (musica dodecafonica)".

Oggi Renzi scrive: "A volte qualcuno ha pensato che il rapporto di Gianpiero con la musica fosse troppo elevato, non popolare. Niente di tutto questo. Nelle lettere a Giulia (libro scritto per spiegare la musica a tutti, anche ai bambini) quando parla di Puccini lo esalta perché le sue opere erano fatte da una 'musica di facilissima comprensione che parla a tutti, grandi e piccini, ricchi e poveri, alla gente, insomma, tanto che non c'è
autore così eseguito come lui anche ai nostri giorni'. In questo c'è anche la cultura politica di Gianpiero, la sua visione del mondo. Questo è il vero Gianpiero, che pensa alla musica come cultura per tutti e non riservata a pochi eletti. Ed il suo cruccio, forse, è stato quello di non riuscire a rendere popolare la musica contemporanea (quella di
Bussotti, Berio ecc.), ma soprattutto di Schoenberg e dei suoi allievi”.

E adesso Renzi rilancia: "Il sindaco di Bibbiena sembrava aver accettato la proposta. Ma dopo due mesi trascorsi non si sono più avute notizie di eventuali iniziative. Eppure Gianpiero era nato a Bibbiena e viveva nel comune d Ortignano. E comunque per la sua importanza come direttore d'orchestra, di studioso della musica contemporanea, di direttore di importanti eventi musicali (penso, per esempio, ai pomeriggi musicali di Milano) è una persona che ha dato lustro a tutto il Casentino. E' una delle persone più prestigiose di questa nostra vallata. Allora mi sento di fare un appello al sindaco di Bibbiena, a quello di Ortignano ed alla Unione dei Comuni: non dimenticate Gianpiero, valorizzate la sua arte, realizzate una iniziativa permanente in accordo con i conservatori con cui ha lavorato, con la famiglia e magari coinvolgendo anche la Fondazione Guido d'Arezzo. Non sarebbe solo un omaggio doveroso a lui, ma anche una occasione per il nostro territorio per un progetto culturale di respiro nazionale. Sappiamo che la cultura non va molti moda di questi tempi. Ma anche questo sarebbe una occasione per differenziarsi ed affermarsi".

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