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Caso Coingas. Cittadini in Comune: "Vagnoli chiarisca perché si è astenuto sulla costituzione di parte civile"

"Si rammenta al sindaco e alla giunta che possono ovviare a questa situazione costituendosi parte civile singolarmente"

"Il sindaco Vagnoli chiarisca le sue scelte in merito al caso Coingas". A lanciare l'appello è il gruppo Cittadini in Comune per cambiarelista che durante la passata tornata elettorale ha appoggiato la candidatura di Gianni Galastri come primo cittadino del comune casentinese. Durante l'ultima assemblea dei soci della partecipata, che come noto si trova al centro di uno scandalo giudiziario per il quale il 23 marzo prossimo si svolgerà l'udienza preliminare, i primi cittadini dovevano decidere sulla costituzione o meno di parte civile della società nel procedimento. Altrettanto noto è il fatto che la delibera con la quale veniva proposto l'avvio di tale percorso non è stata approvata. Determinante, oltre al no del Comune di Arezzo, anche l'astensione dell'amministrazione di Bibbiena. Una scelta, quella di Vagnoli, che ha sollevato non poche reazioni da parte del mondo politico locale. A queste si è aggiunta quella di Cittadini in Comune. 

"È di qualche giorno fa la notizia che Coingas non si potrà costituire parte civile nel procedimento penale a carico di alcuni amministratori dell’ente. Tutto ciò è stato possibile da un lato grazie all’ovvio e non scontato voto contrario del Comune di Arezzo, che detiene la maggioranza relativa, e dall’altro dal meno ovvio e addirittura sorprendente voto di astensione del Comune di Bibbiena che detiene il 5% dell’ente. È stata una scelta contraria al voto unanime favorevole di tutti gli altri Comuni, sia di destra che di sinistra, che hanno scelto di tutelare i loro cittadini e le tasse che essi stessi pagano. Comunque si rammenta al sindaco e alla giunta che possono ovviare a questa situazione costituendosi parte civile singolarmente, quale detentore di una significativa quota di proprietà, e ciò a prescindere dalle decisioni di Coingas anche perché non sarebbe giustificato di fronte alla Corte dei Conti un comportamento contrario dato che il Comune potrebbe chiedere il ristoro dei danni subiti, ad esempio dei mancati dividenti a causa della mala gestio degli amministratori. I cittadini di Bibbiena hanno il diritto di sapere le motivazioni di questo comportamento. Se c’è stato un errore si abbia la faccia di fare ammenda altrimenti l’amministrazione dovrà spiegare a tutti i cittadini i motivi di questa scelta".

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