Carnevale storico della Mea: martedì grasso tra tradizione, Bello Pomo e animazione
Ritorna per il martedì “grasso”, il 1° marzo, l’appuntamento con il Bello Pomo, dopo quello con la storia, che domenica 27 febbraio ha entusiasmato i tanti intervenuti alla conferenza su “Bibbiena Medievale”. L’esposizione di Federico Canaccini ha suscitato la curiosità dei presenti che hanno perciò approfittato dell’occasione per fare domande sul periodo tra Due e Trecento caratterizzato dal conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Ma si torna anche oggi al 1337 quando ebbe origine la tradizione del Carnevale storico con l’abbruciamento dell’albero di ginepro noto come “Bello Pomo”.
Il programma di martedì 1° marzo
Dalle 16 il centro storico di Bibbiena si animerà con i giochi di una volta per i bambini e la musica sotto la regia di Francesco Zampella, interverranno anche la Filarmonica Bibbienese, le tamburine del gruppo Le Diòmeda e Carlo Grazzini con le sue performance di musica medievale dal vivo. Seguiranno i festeggiamenti per la restituzione della bella Mea al popolo del Fondaccio poi, alle ore 17.00, sarà la volta del Bello Pomo, bruciato in via eccezionale in piazza Tarlati per consentire a quante più persone possibili di assistere alla fumata, che mai come quest’anno servirebbe fosse di buon auspicio.
La manifestazione è possibile grazie al patrocinio del Comune di Bibbiena e agli sponsor MiniConf e Tecnoquadri. Il presidente Alessandro Giovannini esprime soddisfazione: "per aver trovato insieme all’amministrazione una soluzione per mandare avanti la nostra antica tradizione che va avanti da oltre 600 anni e insignita nel 2014 anche della medaglia per il “valore culturale e storico” dal Presidente della Repubblica. Purtroppo nel 2021 l’evento aveva subito uno stop il cui unico precedente era il biennio 1943-44 durante la seconda guerra mondiale, quindi quest’anno era importante dare un segnale di ripresa".