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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bibbiena e Ortignano tentano ancora il matrimonio: 10mila alle urne per il Comune Unico

Attualmente la provincia di Arezzo conta tre Comuni Unici: Pratovecchio-Stia, Castelfranco-Piandiscò e Pergine-Laterina.

Mancano cinque giorni all'avvio del referendum consultivo attraverso il quale i cittadini e residenti dei comuni di Bibbiena ed Ortignano Raggillo potranno esprimersi circa la volontà di creare un comune unico.
Soltanto lo scorso anno, il territorio dell'Alto Casentino aveva proposto l'opzione del maxi municipio con Bibbiena, Ortignano Raggiolo, Chitignano e Chiusi della Verna.
Un tentativo che però non aveva portato al risultato sperato visto che, due comuni su quattro, respinsero al mittente la proposta.

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E dunque, dopo il fallimento dello scorso autunno ecco che i residenti delle due cittadine sono nuovamente chiamati ad esprimersi. Bibbiena e Ortignano Raggiolo dovranno scegliere se mantenere la propria individualità oppure diventare un ente unico che comprende circa 10mila abitanti. Un'unione caldeggiata e spinta da entrambi i sindaci e rispettivi consigli comunali.

Ma quello in Casentino non sarà l'unico referendum che si terrà domenica 11 e lunedì 12 novembre. 

Sono in tutto cinque gli appuntamenti e riguardanti il futuro di dieci Comuni che hanno scelto di fondersi, a due a due. Sono i Comuni di Asciano e Rapolano in provincia di Siena, Ortignano Raggiolo e Bibbiena, Montepulciano e Torrita di Siena ancora nel senese, Dicomano e San Godenzo nel , Dicomano e San Godenzo nella parte di Mugello che guarda la Valdisieve e infine, in provincia ancora di Firenze, Barberino Valdelsa e Tavarnelle, fino al 1893, per seicento anni, un comune unico, poi separati e più di recente tornati a collaborare all'interno della stessa Unione comunale.

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Dal 2012 ce ne sono già stati altri ventisei: l'ultimo lo scorso maggio a Villa e Castiglione di Garfagnana, con un risultato divergente nei due territori. Attualmente la provincia di Arezzo conta tre Comuni Unici: Pratovecchio-Stia, Castelfranco-Piandiscò e Pergine-Laterina.
Quello di Bibbiena e Ortignano, sarebbe il quarto.

Sei anni fa la Toscana contava 287 Comuni, che già in proporzione erano assai di meno che in altre regioni, effetto anche delle riforme settecentesche del granduca Pietro Leopoldo. All'inizio di quest'anno se ne contavano 274, tredici in meno come i sì che fino al 2017 hanno prevalso in tredici referendum su venticinque.

Ci sono Comuni che sono passati da gestioni associate di servizi e unioni, altri si sono fusi senza tappe intermedie. La Regione ogni volta ha incentivato la scelta con 500 mila euro l'anno (per cinque anni) di contributi straordinari, 250 mila euro per ogni vecchio comune. A queste risorse utili per dare fiato a progetti rimasti troppo a lungo nel cassetto o per tamponare tagli sui trasferimenti statali si sono sommate deroghe sulla spesa in bilancio e contributi statali straordinari, per dieci anni, pari al 50 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010, fino ad un massimo di 2 milioni per ciascun beneficiario.

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