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Martedì, 23 Aprile 2024
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Bibbiena rivive le suggestioni del Bello Pomo: torna il carnevale della Mea

Il carnevale della Mea e la rievocazione storica si svolgeranno il 1° marzo, martedì grasso, in Piazza Grande

In seicento anni di storia, la Mea, non è stata protagonista del carnevale bibbienese soltanto in tre occasioni: durante la seconda guerra mondiale (1943 e 1944) e nel 2021, l'anno nero della pandemia da Covid19. Ma quest’anno i fasti dell'emozionante epopea verranno ripercorsi come da tradizione. A darne conferma è il comitato organizzatore del carnevale storico della Mea che, insieme all’amministrazione comunale di Bibbiena, ha deciso di riprendere la tradizione del Bello Pomo. "Quel momento magico di riappacificazione tra due rioni in guerra e quel ginepro che brucia - ha specificato il sindaco Filippo Vagnoli - sono simbilo di una riappacificazione con questo passaggio storico e un augurio che ci vogliamo fare per il futuro”.

La presentazione del programma è in calendario per domenica 13 febbraio alle 11 durante la messa domenicale in Propositura dove verrà anche presentata la ragazza che vestirà i panni della bella Bartolomea detta Mea.

Alessandro Giovannini presidente del carnevale storico della Mea ha ricordato come "quest’anno non volevamo mancare nuovamente questo appuntamento e in questo abbiamo avuto l’appoggio dell’amministrazione. La tradizione del Bello Pomo e il suo significato verranno di nuovo tramandati al futuro e ne siamo felici”.

Solo per questa edizione, e in via del tutto eccezionale, il falò con la pianta di ginepro si svolgerà in piazza Grande e verranno previsti, oltre al controllo del green pass, anche dei posti a sedere per evitare assembramenti.

La vicenda trae spunto dalla leggenda che narra di una bibbiena trecentesca contesa tra due rioni: quello dei “Piazzolini”, il quartiere dei signori, e quello dei Fondaccini, il rione del popolo. Un giorno, la bella e giovane lavandaia Mea del rione Fondaccini, promessa sposa a Cecco il tessitore, mentre tornava dal fiume con i panni lavati, venne vista da Tarlati, figlio del conte Piero che la portò con sé. Cecco andò su tutte le furie e scatenò una guerra tra rioni. Per mettere fine agli scontri arrivò il vecchio e saggio conte Piero che riunì le due fazioni nella grande piazza della cittadina ordinando che Mea facesse ritorno a casa propria e andasse in sposa al suo promesso. Così tornò la pace in città e per celebrare l’avvenimento venne bruciato il “Pomo della Pace”, un grosso ginepro. Dal 1337 Bibbiena festeggia il ratto della Mea e il ritorno della pace in città. 

Il carnevale della Mea e la rievocazione storica si svolgeranno il 1° marzo, martedì grasso, in Piazza Grande.

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