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Bibbiena, alloggi popolari: nuovo bando ad esaurimento

Il Comune di Bibbiena ha emesso un nuovo bando ad esaurimento per gli alloggi popolari che scade il 31 dicembre prossimo. Il Comune di Bibbiena, però, su questo fronte va oltre e nel 2018 farà partire delle verifiche puntuali sui nuclei...

Il Comune di Bibbiena ha emesso un nuovo bando ad esaurimento per gli alloggi popolari che scade il 31 dicembre prossimo.

Il Comune di Bibbiena, però, su questo fronte va oltre e nel 2018 farà partire delle verifiche puntuali sui nuclei familiari che usufruiscono attualmente dei 76 alloggi per capire se nel tempo esistono per tutti le condizioni adeguate per continuare ad usufruire del servizio. A questo proposito interviene l’Assessore Matteo Caporali:

“La volontà di questa amministrazione va nella direzione di avere una maggiore giustizia sociale e soprattutto per comprendere se la macchina degli aiuti funziona davvero o si limita ad essere una prassi assistenzialistica. Mi spiego meglio. Le case popolari servono nei momenti di bisogno effettivo, di urgenze legate a problemi economici dei nuclei familiari. Se una famiglia rimane per vent’anni in un alloggio popolare significa che la macchina del sociale ha fallito completamente. In sostanza, chi ha già una collocazione verrà sottoposto ad ulteriore verifica delle condizioni attuali della famiglia”, commenta l’Assessore Matteo Caporali

La verifica inizierà nel 2018 e Caporali spiega: “Partiranno controlli puntuali per valutare lo stato reale ed attuale delle 76 famiglie che oggi sono collocate negli alloggi popolari. Questo perché ci auguriamo vivamente che in questi anni le condizioni dei suddetti nuclei sia cambiata in meglio”.

Caporali evidenzia anche un altro aspetto: “I nostri alloggi popolari sono occupati dal 70% da famiglie italiane. Questo per evitare che si possa fare della facile demagogia in merito. Quello dei bandi è un percorso che funziona ma aggiungendo una verifica vogliamo rendere il sociale ancora più adeguato alle esigenze del territorio. Quando si parla di sociale come amministrazione agiamo sempre seguendo le regole, ma anche un senso di giustizia sociale e una volontà di aiutare coloro che sono realmente in difficoltà. La famiglia che soffre va aiutata a superare i momenti di empasse, ma in un’ottica di crescita sociale e non di visione assistenzialistica pure”.

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