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Creme spalmabili, snack e non solo. Ecco le nocciole di Aruba

Dal 2015 Aruba coltiva oltre 35.000 piante di nocciolo nella Valle del Casentino e oggi i loro frutti sono disponibili e sbarcano sul web

Non solo cloud, servizi per internet, cloud e così via. Aruba sbarca ufficialmente anche in ambito agricolo. Nella valle del Casentino oltre 25 anni fa si è acceso il primo server di Aruba; in quegli stessi luoghi e oggi, l’azienda annuncia la nascita di un ambizioso progetto in ambito food che la posiziona come nuovo player nel mercato dei prodotti trasformati a base di nocciola.

Un percorso che prende il via nel 2015, quando Aruba ha deciso di scommettere su un’eccellenza dell’agricoltura italiana, coltivando più di 35.000 piante di nocciolo presenti in quell’angolo di Toscana sin dall’antichità, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e i suoi frutti.

Nel corso di questi 7 anni, le coltivazioni sono state gestite nel rispetto della pratica agricola, integrando tradizione e nuove tecniche di coltivazione nella gestione agronomica delle produzioni, rispettando i naturali cicli biologici ed impiegando le risorse naturali offerte dalla terra, con un approccio 100% sostenibile in termini ambientali e sociali.

Oggi Aruba è pronta a presentare i suoi prodotti, eccellenze alimentari ottenute da una materia prima nobile coltivata con passione e dedizione, lanciando sul mercato il nuovo brand “Nocciole.it”, che fonda la sua identità sui valori di territorialità, filiera corta, qualità e tracciabilità.

Il brand racchiude un’ampia varietà di produzioni artigianali, composte da materie prime attentamente selezionate di altissima qualità, tra le quali spiccano creme spalmabili, tavolette, dragées, nocciolati, barrette, praline a base di cioccolato, oltre a nocciole tostate e salate e ad un’ampia selezione di articoli senza glutine, acquistabili sul portale www.nocciole.it.

“Siamo orgogliosi di contribuire all’arricchimento del made in Italy agroalimentare, valorizzando le nostre terre toscane e le nostre origini, convinti che il futuro parta sempre dalle radici e necessiti di essere custodito sapientemente – ha commentato Alessandro Goretti, Agronomo di Aruba – Oggi siamo soddisfatti di poter condividere con il pubblico i frutti del nostro raccolto: un prodotto di qualità coltivato in maniera esclusiva e sostenibile in territori altamente vocati con l’impiego di tecniche di coltivazione all’avanguardia”.

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